Bonus casa, con il ritorno al 36% cresce il rischio di lavori in nero
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Concedere il bonus ristrutturazioni del 50% alle sole “prime case” dal 2025 significa scoperchiare un vaso di pandora. Se l’esperienza degli ultimi anni insegna qualcosa, si può scommettere che i casi particolari, le situazioni dubbie e le eccezioni saranno tantissimi: la casa in cui risiede un figlio è agevolata? La destinazione deve restare la stessa per tutto il periodo di recupero della detrazione? Sono incentivati i lavori su un alloggio appena acquistato in cui non si abita ancora? E se i coniugi risiedono in dimore diverse? In vista della manovra di Bilancio, le prime indicazioni del Governo sono quelle di conservare l’attuale livello di detrazione (50% fino a 96mila euro di spesa) solo per le abitazioni principali, lasciando alle altre il 36% (su una spesa massima di 48mila euro). (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altre fonti
Con la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il disegno di legge di bilancio 2025 ha avviato il suo iter parlamentare e, tra le novità in programma per l’anno nuovo, c’è anche un’ulteriore (e controversa) “stretta” sul Superbonus edilizio, pronto a scendere al 65% e solo nel caso in cui i lavori di efficientamento siano stati avviati entro metà ottobre. (Torino Cronaca)
Il nuovo design dei bonus edilizi, versione 2025, non dovrà soltanto fare i conti con le aliquote di agevolazione e i massimali di spesa per intervento. La legge di Bilancio 2025 va verso l’introduzione di tre diverse soglie di spese massime ammesse in detrazione (comprensive di tutte le detrazioni maturate, anno per anno, a partire dal primo gennaio 2025) che saranno collegate ai livelli di reddito. (Il Sole 24 ORE)
Il testo della manovra ridisegna il quadro delle agevolazioni fiscali, dal superbonus in giù, sollevando da subito le critiche dei proprietari riuniti nella Confedilizia. Cambiano i bonus casa, con alcune conferme, alcuni tagli e qualche addio. (IL GIORNO)
Con il rischio, per chi effettuerà lavori di ristrutturazione dal prossimo anno, di incappare in un aumento di pressione fiscale a causa degli sconti meno vantaggiosi e del nuovo tetto per le spese detraibili. (Il Sole 24 ORE)
A gran sorpresa, è stato deciso che si potrà beneficiare dell’agevolazione per gli acquisti in oggetto anche per il 2025, stante la conferma definitiva del Governo di prorogare il bonus. Il bonus mobili è una detrazione IRPEF pari al 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile che sia oggetto di lavori di ristrutturazione. (IVG.it)
La Manovra 2025 , approvata dal Consiglio dei ministri e ora in discussione alle Camere, porta con sé rilevanti conferme e aggiornamenti sui bonus per ristrutturazioni e mobili. In particolare, il bonus ristrutturazioni al 50% è stato prorogato mantenendo le condizioni attuali, con alcune modifiche che meritano attenzione per chi intende effettuare lavori sugli immobili. (Gazzetta del Sud)