Stellantis, parla Imparato: “Prossima settimana risponderò ad Urso, Italia al centro della nostra stategia”

TORINO. "Ho visto stamattina le cifre. A Urso il 17 dicembre confermerò che l'Italia sarà il secondo mercato europeo nel 2029, non chiuderemo nessuno stabilimento e ognuno avrà un piano prodotti. Stellantis non abbandonerà l'Italia, lo faremo vedere a tutti la prossima settimana". Lo afferma Jean Philippe Imparato, responsabile Europa allargata di Stellantis, nella trasmissione di Rai1, condotta dal giornalista Francesco Giorgino, in onda lunedì 9 dicembre. (Il Centro)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Leggi tutta la notizia Questi i temi al centro del colloquio telefonico tra il ministro delle... (Virgilio)

"Abbiamo chiesto a Stellantis che ci presenti un nuovo Piano Italia in cui sia evidente l'ammontare degli investimenti previsti per ogni stabilimento, con un preciso cronoprogramma anche per quanto riguarda modelli e livelli produttivi, con contratti di sviluppo che garantiscano l'occupazione, e piena collaborazione con le aziende della componentistica (Secolo d'Italia)

Tavares, portoghese, 66 anni, s’è trovato ad affrontare la grave crisi del comparto dell’auto, in parte innescata dalla frettolosa decisione dell’Europa di imporre le auto elettriche senza che infrastrutture e consumatori fossero pronti al cambiamento. (Italia Oggi)

Stellantis era in crisi da tempo. Ma nessuno ha voluto fare sul serio

Jean Philippe Imparato, responsabile Europa allargata di Stellantis, il 17 dicembre parteciperà al tavolo del ministero delle Imprese e del Made in Italy ma intanto, in un’intervista su Rai1, antic… «L’Italia è al centro della strategia di Stellantis, è un punto assolutamente chiave di sviluppo. (La Sentinella del Canavese)

Alla fine di questa trasmissione, ripeterò la richiesta ai presidenti di Camera e Senato di audire John Elkann". Questo pone un fatto politico. (Tiscali Notizie)

La crisi di Stellantis deve spingere a qualche riflessione. Il fenomeno riguarda il Vecchio continente e non solo: la transizione verso la mobilità elettrica ha messo in evidenza ritardi nell’innovazione tecnologica, nell’approvvigionamento di tutto ciò che serve (dalle batterie ai semiconduttori ai minerali critici per realizzarli). (WIRED Italia)