Urso "L'Europa riveda la sua politica industriale e commerciale"

Urso L'Europa riveda la sua politica industriale e commerciale
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La Provincia di Cremona INTERNO

"Realizzare finalmente una politica industriale e commerciale simile a quella che gli Stati Uniti hanno messo in campo sin dalla prima presidenza di Donald Trump e poi confermata e addirittura rafforzata in alcuni casi dall'amministrazione Biden. Non c'è più tempo da perdere nel prendere atto della realtà". Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso a 24 Mattino su Radio 24. "Questo significa rivedere il percorso del Green Deal per renderlo sostenibile sul piano industriale e sociale perché ogni giorno che passa si aggrava il divario: ogni giorno che si aspetta aumenta il divario competitivo ed aumenta la necessità di risorse per recuperare questo divario - aggiunge -. (La Provincia di Cremona)

La notizia riportata su altri media

Dall’altra c’è chi, come il governatore Luca Zaia, manifesta non pochi dubbi e paure: il presidente del Veneto è consapevole che per le aziende della sua Regione, che esportano prodotti anche negli Usa, la minaccia dei dazi potrebbe compromettere il fatturato. (Virgilio Notizie)

La scure di Trump Ultim'ora news 7 novembre ore 17 (Milano Finanza)

"Siamo molto preoccupati perché le intenzioni di Trump sono state chiare nel voler imporre nuovi dazi del 10% a tutti i prodotti di importazione dall'Unione europea". (Adnkronos)

Non è detto che i dazi di Trump faranno male all’Italia

Potrebbero essere gli effetti dell'elezione di Trump a quarantasettesimo Presidente degli Stati Uniti d'America. Il «tycoon» ha infatti condotto una campagna elettorale particolarmente rivolta ai dazi da imporre alle importazioni di prodotti dalle nazioni estere: dal 10 al 20% per qualsiasi paese del mondo (e per questo trema anche l'Italia, soprattutto per l'agroalimentare), del 60% per le importazioni dalla Cina. (Corriere della Sera)

L’Europa sarà colpita dai dazi annunciati da Trump? La preoccupazione c’è, tanto che nei giorni scorsi il commissario europeo designato per il Commercio internazionale e la Sicurezza economica Maros Sefcovic si è detto «pronto a difendere i nostri interessi in caso di uno scenario dirompente», mentre ieri, alla presentazione del “Rapporto Analisi dei settori industriali ottobre 2024” di Intesa Sanpaolo e Prometeia, Gregorio De Felice, chief economist e responsabile Intesa Sanpaolo Research Department, si è detto certo che Italia e Germania saranno i due paesi più colpiti, ricordando che l’area dell’euro ha un avanzo commerciale con gli Stati Uniti pari a 160 miliardi di dollari e che la fetta più importante è appunto dell’Italia e della Germania. (Il Cittadino)

“Se non fermano questo assalto di criminali e droga nel nostro Paese, imporrò immediatamente una tariffa di base del 25% su tutto ciò che inviano negli Stati Uniti d’America con picchi del 75%”. (Nicola Porro)