Iran, giustiziato il primo condannato per le manifestazioni contro il regime

La magistratura iraniana ha annunciato che Mohsen Shekari, arrestato durante le proteste di piazza contro il regime, è stato impiccato stamane, dopo essere stato giudicato colpevole da un tribunale rivoluzionario di "inimicizia contro Dio". Lo scorso 25 settembre bloccò una strada principale a Teheran e ferì con un coltello un membro delle forze paramilitari Basij. Sono 11 finora le persone condannate a morte per le proteste iniziate a metà settembre, nella quali sono morti almeno 475 manifestanti e 61 membri dei servizi di sicurezza. (Today.it)

Su altri media

Foto dall'archivio, Teheran, Iran. In Iran le proteste sono esplose dallo scorso 16 settembre per la morte della 22enne Mahsa Amini. È stato giustiziato il primo manifestante arrestato per le proteste esplose in Iran contro il regime. (LaPresse)

La magistratura della Repubblica islamica ha annunciato che Mohsen Shekar, arrestato durante le proteste, è stato giustiziato: è la prima sentenza di morte eseguita per un manifestante, come riporta BBC Persia. (Corriere del Ticino)

stato accusato di aver bloccato una strada, di disordini, di eseguita per un manifestante, come riporta Bbc Persia. Shekari è (RagusaNews)

Teheran – L’Iran ha annunciato di aver giustiziato il primo prigioniero ufficialmente condannato per un presunto crimine in seguito alle proteste organizzate nel Paese dopo la morte della giovane donna curda Mahsa Amini, che si trovava in custodia della polizia iraniana per non avere indossato correttamente il suo hijab. (Il Faro online)

La Repubblica islamica ha avviato trattative con i suoi alleati venezuelani per organizzare l'asilo per i funzionari del regime e le loro famiglie nel caso in cui la situazione si aggravi e aumenti la possibilità di un cambio di regime: lo hanno riferito fonti diplomatiche occidentali a Iran International English che ha rilanciato la notizia su Twitter. (L'HuffPost)

Secondo l'agenzia giudiziaria, il verdetto preliminare è stato emesso il 1° novembre dal Tribunale rivoluzionario di Teheran e l'appello è stato respinto dalla Corte suprema il 20 novembre, rendendo la sentenza esecutiva. (RSI.ch Informazione)