Mercati in fermento: focus settimana su tassi e trimestrali

La settimana dei mercati azionari su entrambe le sponde dell’Oceano è stata caratterizzata dall’attenzione al dato dell’inflazione statunitense, risultata migliore delle attese e, più in generale dalle banche centrali. Un dato che, unito all’aumento del tasso di disoccupazione, potrebbe dare ai policymaker una valida ragione per procedere con il tanto sospirato taglio dei tassi, anche se verosimilmente dovremo aspettare la riunione di settembre. (QuiFinanza)

Su altri giornali

Questa settimana sono stati pubblicati alcuni dati importanti. In particolare, quelli riguardo l’inflazione, che sono stati migliori del previsto per luglio negli Stati Uniti. L’inflazione generale è scesa al 3% su base annua, leggermente inferiore alle previsioni. (Moneyfarm)

Sosta intorno alla parità la Borsa di New York, dopo i nuovi record della vigilia, con ilche si attesta a 39.761 punti, mentre, al contrario, vendite diffuse sull', che continua la giornata a 5.584 punti. (LA STAMPA Finanza)

Nuovi segnali di raffreddamento dell'inflazione statunitense. Allo stesso tempo, anche l'inflazione core, che esclude le componenti volatili di prodotti alimentari ed energia, ha subito un rallentamento, scendendo al 3,3% dal 3,4% di maggio. (il Giornale)

Borsa chiusura 11 luglio: le banche frenano Piazza Affari, il Big Tech manda in rosso il Nasdaq

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 11 lug - Il calo oltre le attese dell'inflazione americana - arrivata a giugno al 3% - alimenta l'ottimismo dei mercati su un taglio dei tassi ravvicinato della Fed. (Il Sole 24 ORE)

Performance peggiore per il Nasdaq (-1,34% a 18.397 punti, sotto al nuovo massimo storico di 18.671 punti). Alle ore 17.25 il Dow Jones era in rialzo dello 0,1% a 39.794 punti, mentre l’S&P500 perdeva lo 0,6% a 5.600 punti, dopo aver fissato il nuovo massimo storico di 5.642 punti. (SoldiOnline.it)

L’inflazione degli Stati Uniti frena a sorpresa nel mese di giugno (+3% annuo) e scattano le prese di profitto sugli indici Usa che hanno più guadagnato nelle ultime settimane: S&P 500 (-0,78%) e Nasdaq (-1,72%), su diffuse vendite tra le big tech. (FIRSTonline)