Scuola, La Russa: “Non si chiude per Ramadan”

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Livesicilia.it INTERNO

Le parole del Presidente del Senato “Non ne faccio una questione ideologica ma di regole. Se non si può, non si può”. Così il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, in un’intervista con La Stampa sul caso della scuola di Pioltello. “Il ministro Valditara mi dice che, allo stato attuale, non si possono aggiungere ulteriori giorni di sospensione didattica – afferma La Russa -. Quindi non si sarebbe dovuto fare. (Livesicilia.it)

La notizia riportata su altri media

L’intervento del presidente del Senato, incalzato per l’occasione da La Stampa, viaggia su un doppio binario: da un lato invitare l’istituto al rispetto delle regole e dall’altro, invece, smontare le polemiche inutili della sinistra intenta a strumentalizzare a proprio favore l’intera questione. (ilGiornale.it)

“Abbiamo una diversità infinita, c’è mondo davanti a noi. Quindi mettersi a fare muro contro muro vorrebbe dire costruire troppi muri, meglio costruire ponti”. (Tecnica della Scuola)

Una idea già presentata alcuni anni fa, tradotta dall’ultimo governo Berlusconi che impose l’attuale 30% massimo di alunni stranieri, tornata in auge dopo la decisione confermata dal Consiglio d’Istituto della scuola Iqbal Masih di Pioltello, nel milanese, di fermare le lezioni il prossimo 10 aprile in corrispondenza dell’ultimo giorno del Ramadan (Tecnica della Scuola)

"Non ne faccio una questione ideologica, ma di regole. A dirlo in un colloquio con il quotidiano La Stampa il presidente del Senato Ignazio La Russa, a proposito della vicenda della scuola di (Secolo d'Italia)

Ha fatto molto discutere la scelta dell’istituto Iqbal Masih di Pioltello di chiudere il 10 aprile per la fine del Ramadan. La decisione è diventata caso nazionale ed è stata giustificata per la presenza di circa il 40% di studenti di fede musulmana. (Radio Radio)

"Io sono per il rispetto delle regole e se le regole consentissero di fare festa per il Ramadan, sarebbe stato giusto farla", ma "il ministro Valditara mi dice che, allo stato attuale, non si possono aggiungere ulteriori giorni di sospensione della didattica, oltre a quelli già a disposizione delle scuole. (L'HuffPost)