La Juventus di Thiago Motta si fa prendere dal torpore: la soap opera di Vlahovic. Milan di Conceicao: dietro il ribaltone ragioni tattiche
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La seconda sconfitta stagionale della Juventus arriva per colpa di due strafalcioni individuali, il rigore di Locatelli e l’autorete coprodotta Gatti-Di Gregorio, ma figli di un torpore collettivo che progressivamente avvolge la squadra di Motta, come la palpebra che cala inesorabile quando viene sera e il film si rivela noioso. Il merito del primo Milan di Sergio Conceicao è quello di raccogliere e rimettere in circolo tutta l’adrenalina via via perduta dalla Juve, una specie di osmosi che nei cinque minuti in cui tutto succede fa impallidire di inedia gli uni e avvampare di energia gli altri. (Corriere della Sera)