Extraprofitti, muro di Fi: «Ipotesi irreale»

ROMA. Come lo scorso anno. L’ipotesi di una tassa sugli extraprofitti delle banche e delle società energetiche riaccende la tensione nella maggioranza. La caccia alle risorse per finanziare gli interventi nella Manovra deve fare i conti con il vero e proprio muro alzato da Forza Italia: «Noi siamo assolutamente contrari alla tassa sugli extraprofitti, l’abbiamo detto fin dall’inizio, ma non abbiamo avuto nessuna segnalazione di questa direzione. (ROMA on line)

Se ne è parlato anche su altri media

"Questa penosa sceneggiata dimostra la viltà del governo e l'ennesimo conflitto d'interessi", dice, intervistato da Fanpage.it, Pietro Lorefice segretario di Presidenza del Senato e capogruppo del M5s in Commissione Politiche UE a Palazzo Madama. (Fanpage.it)

E alla fine è Antonio Tajani a confermare che il governo, dopo lunghe trattative tra alleati, sta lavorando a un contributo da parte delle banche. NEW YORK. (La Stampa)

E così Fratelli d’Italia e FI lanciano l’arrembaggio. È il partito della premier a fare la prima mossa. (la Repubblica)

Tasse con effetto retroattivo perché non previste dalle norme determinerebbero reazione negative dei mercati. Come ha ulteriormente indicato con estrema chiarezza Antonio Tajani si possono valutare misure concordate con il sistema bancario che è certamente interessato alla stabilità e alla crescita del nostro Paese. (Gazzetta di Parma)

È una sorta di pensiero ricorrente e inconfessato quello che circola dentro la maggioranza in merito a una eventuale tassazione degli extraprofitti delle banche, delle assicurazioni e dei produttori di energia. (il Giornale)

A garantirlo è Antonio Tajani che, prima di snocciolare i sondaggi che vedono Fi in ascesa («Siamo all’11%») e di rivendicare la sua centralità nel partito smentendo l’influenza dei Berlusconi, mette nel mirino quelle già esistenti. (ilmessaggero.it)