Meloni all’Onu: “Non si creino Paesi di serie A e serie B”. È un caso l’asse con Musk
– Non è una novità. Il meglio di sé Giorgia Meloni lo dà in materia di esteri. Ieri nel suo intervento all’assemblea generale dell’Onu lo ha dimostrato di nuovo: un discorso breve ma abile da più punti di vista. In cui ancora una volta si è proposta come statista, che è poi la sua vera e principale ambizione. Ha giocato infatti la carta del multilateralismo – focus del Patto per il futuro del segretario generale Antonio Gutierres –, cercando di non fare sconti ma attenta anche a non esagerare. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Su altri giornali
Ma la domanda alla quale dobbiamo rispondere è: che cosa vogliamo moltiplicare? Per capirci, se questo moltiplicatore venisse usato per curare malattie oggi incurabili, allora quel moltiplicatore concorrerebbe al bene comune. (Tiscali Notizie)
(Adnkronos) – La voce dell’Italia sulla guerra in Ucraina, sul conflitto in Medio Oriente, sulla riforma dell’Onu, sulla lotta alla criminalità internazionale, sull’emergenza migranti e sulle tante sfide all’orizzonte, non da ultima l’intelligenza artificiale. (CremonaOggi)
Il Piano Mattei per l'Africa è «basato sul rispetto e il diritto per ciascuno di competere a armi pari» ed è la «nostra ricetta per promuovere lo sviluppo del continente». (ilmessaggero.it)
Non ci interessa creare nuove gerarchie e non crediamo che esistano nazioni di serie A e di serie B. "La riforma - ha spiegato - ha un senso se viene fatta per tutti e non solo per alcuni. (Tiscali Notizie)
"Dobbiamo pensare in modo nuovo la cooperazione tra le nazioni. Un piano pensato per cooperare con le nazioni africane attraverso un approccio che non è né paternalistico, né caritatevole, né predatorio ma basato sul rispetto e sul diritto per ciascuno di poter competere ad armi pari. (Civonline)