Ritiro amaro per il fuoriclasse. Nadal, ultimo atto di un campione da leggenda. La lettera di Federer: "Tiferò sempre per te»

Silenzio, gioca Nadal. Nella sacralità del momento, si spegne pure quel diavolo del tifo da Davis, il campo diventa una cattedrale del tennis e comincia l’ultimo ballo di Rafa. Una sorta di ritorno alla Rocky Balboa, dopo appena una manciata di partite giocate in stagione. E gli occhi del Toro diventano subito lucidi mentre suona l’inno spagnolo. Poi però, contro l’olandese Van De Zanshulp, è una partita praticamente a senso unico dal finale triste: Rafa cerca più volte di risorgere dalle proprie ceneri, recupera pure un break nel secondo parziale mentre la folla accompagna con un boato ogni suo punto. (Quotidiano Sportivo)

Su altri media

“Ho perso in Coppa Davis sia il primo, sia l’ultimo match della mia carriera: il cerchio si è chiuso”. (RSI Radiotelevisione svizzera)

Questa settimana Rafael Nadal disputerà l’ultimo torneo di tennis della sua illustre carriera, scendendo in campo per rappresentare la sua nazione nella Coppa Davis 2024. (Wall Street Italia)

C’erano state a… Un sentimento dato dalla cura nel tempo, quel tipo di attenzione che spinge a provare affetto per le ossessioni altrui: «Tutti i tuoi rituali, le bottiglie d’acqua allineate come soldati in pattuglia, sistemarti i capelli, aggiustarti le mutande... (La Stampa)

Federer-Nadal, amici prima che rivali: a lezione di due maestri nell’era dell’odio social

Turno al servizio complicato per l'olandese, visibilmente emozionato. Addirittura tre doppi falli consecutivi per il numero 80 del ranking, sul 40-0. Vinto il game con qualche difficoltà. (Corriere della Sera)

di Alfredo Corallo (Sky Sport)

Lo riconosci dalla ghirlanda di nevrosi, quel rito di tic assortiti che nessun allenatore, da zio Toni a Carlos Moya, ha mai osato toccare, con il rischio — Dio non volesse — di inceppare la macchina dei 22 titoli Slam. (Corriere della Sera)