Pagamenti con Pos e Bancomat bloccati in tutta Italia: i problemi alla rete Worldline
Sistema di pagamenti elettronici in tilt in tutta Italia. Nella giornata di giovedì 28 novembre si stanno verificando disservizi e blocchi alle reti Pos e Bancomat, con segnalazioni da Nord a Sud a partire dalla mattinata. Come comunicato da Worldline, quarto fintech a livello internazionale e principale fornitore tecnologico in Europa per il funzionamento dei pagamenti, il down è da attribuire a "un’interruzione generica e diffusa della rete" nel nostro Paese. (QuiFinanza)
Se ne è parlato anche su altri media
Nella giornata di giovedì 28 novembre si sono verificati disagi in tutta Italia legati ai servizi Bancomat, Pagobancomat e Nexi. Le cause del disservizio, iniziato a partire dalle 11:25, sono ancora da chiarire. (Lettera43)
Dopo Nexi, anche Bancomat e Pagobancomat hanno ricevuto una comunicazione da Worldline, in cui ugualmente si fa riferisce di un incidente “relativo a un’interruzione generica e diffusa della rete in Italia”. (Il Sole 24 ORE)
"Si informa che il disservizio rilevato dalle ore 11:25 relativo ai circuiti Bancomat e Pagobancomat - si legge in una nota sul sito di Bancomat - secondo quanto comunicatoci è da imputarsi alla problematica segnalata da Worldline di un incidente relativo a un’interruzione generica e diffusa della rete in Italia, che sta avendo impatti su vari servizi di pagamento". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Advertisement (Quotidiano online)
I circuiti di Bancomat, Pagobancomat e Nexi hanno registrato oggi alcuni problemi con pagamenti elettronici e addebiti a causa di un guasto tecnico di Worldline. Come riferisce Bancomat, il disservizio “è da imputarsi alla problematica segnalata da Worldline di un incidente relativo a un'interruzione generica e diffusa della rete in Italia, che sta avendo impatti su vari servizi di pagamento” (Sky Tg24 )
Bancomat, Pagobancomat e Nexi hanno ricevuto una comunicazione da Worldline di un incidente "relativo a un'interruzione generica e diffusa della rete in Italia". Il problema è da ricercare nei data center italiani che gestiscono le connessioni. (MilanoToday.it)