Tramvia a Firenze, un consiglio per migliorare

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INTERNO

Nel giorno in cui una nuova linea della tramvia fiorentina prende ufficialmente vita e i cantieri per la tramvia futura spuntano lungo i viali, emerge una riflessione: perché non dare un nome e un colore a tutte le linee? In passato, Firenze aveva iniziato bene con la linea 1, intitolata a Leonardo, e la linea 2, dedicata ad Amerigo Vespucci, due figure di grande prestigio per la città. Tuttavia, questa tradizione è stata abbandonata, come se Firenze non avesse più figli degni di vedersi intestata una linea tramviaria.

La recente inaugurazione della variante al centro storico, la cosiddetta Vacs, ha riportato il tram dentro le mura dopo quasi settant'anni. Questo nuovo tassello nel sistema tramviario fiorentino, lungo 2,5 chilometri, collega i viali di circonvallazione a piazza San Marco, porta del centro storico e dell'area monumentale del capoluogo. La cerimonia di inaugurazione, alla presenza della sindaca Sara Funaro e del governatore Eugenio Giani, ha segnato un momento importante per la città, nonostante le polemiche e i ritardi che hanno caratterizzato la realizzazione dell'opera.

Maria Cristina, una cittadina elegante con il telefonino alla mano, non si è persa un momento dell'inaugurazione né del primo viaggio San Marco-Peretola e ritorno, interrotto però in viale Lavagnini a causa di una manifestazione. La sua testimonianza, insieme a quella di molti altri fiorentini, documenta un evento che, tra qualche decennio, sarà considerato storico.

La proposta di dare un nome e un colore a tutte le linee tramviarie potrebbe contribuire a rendere il sistema più riconoscibile e accessibile per cittadini e turisti.