Scomparsa Catricalà, Cardamone: ‘Fare tesoro della sua riflessione sulla Catanzaro del dopo Covid’

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Giovani, trasporti, cultura, turismo: queste la parole chiave al centro del suo intervento in cui emergeva tutta la semplicità e la lucidità, propria dei più grandi, come nel caso di una figura, la sua, che ha ricoperto ruoli di altissima responsabilità e prestigio al Governo del Paese.

“Non è vero che con la cultura non si mangia; anzi, per noi calabresi la cultura sarà il cibo del futuro”: voglio ricordare, in particolare, questo passaggio del suo intervento che rappresenta un monito di cui fare tesoro nel difficile percorso di ripartenza”

“La notizia della tragica scomparsa di Antonio Catricalà ha lasciato sgomenta un’intera comunità, come quella catanzarese, a cui il grande giurista, nato nella città dei Tre Colli, era rimasto da sempre legato. (CatanzaroInforma)

Su altri giornali

Catricalà è stato un innovatore nelle disciplina della tutela dei consumatori e «un vero civil servant», sottolinea Calabrò nel suo ricordo (Corriere della Sera)

Nei giorni scorsi era stato nominato presidente dell'Igi (TG La7)

Chi era Antonio Catricalà. Sessantove anni, calabrese di Catanzaro, padre di due figlie, Catricalà - allievo di Federico Caffè - è stato innanzitutto un importante uomo di governo e delle istituzioni. La tragedia. (LaC news24)

La grande umanità, il tratto gentile, la raffinata ironia, l’intelligenza vivida sono la vera cifra del presidente Catricalà e ne hanno disegnato una figura ispirata a quello che un tempo si sarebbe detto un umanesimo integrale. (L'HuffPost)

Quanto alla sue precedente esperienza di governo, Catricalà era stato sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri nel 2011-2013 nel governo Monti e viceministro allo Sviluppo economico nel 2013-2014 nel governo Letta. (Il Messaggero)

Il 18 novembre 2010 era stato designato Presidente dell’Autorita’ per l’energia elettrica e il gas, carica alla quale ha rinunciato pochi giorni dopo. Succedendo a Giuseppe Tesauro è stato presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato dal 9 marzo 2005 al 16 novembre 2011. (QuiFinanza)