Paradosso Schlein, il suo partito vola ma divora gli alleati
L’Emilia- Romagna e l'Umbria non sono l'Italia. Una è la roccaforte del Pd per eccellenza, l'altra la terza regione rossa, espugnata cinque anni fa grazie agli scandali e riconquistata ora. Parlare di avviso di sfratto al governo è al momento del tutto fuori luogo. Ma un dato invece emerge da questa tornata elettorale d'autunno, identico anche dove il centrosinistra è stato sconfitto, in Liguria, dunque chiaro e incontrovertibile: il Pd, che appena due anni fa sembrava destinato a una più o meno lunga agonia sul modello di quasi tutte le forze socialdemocratiche europee è invece risorto e in pienissima salute. (Il Dubbio)
Ne parlano anche altri media
Regionali, Schlein: "PD ha rialzato la testa, sono state vittorie collettive" (Il Mattino di Padova)
Alle domande dei cronisti su Renzi e Calenda che non hanno eletto propri rappresentanti in nessuna delle due regioni, la segretaria dem risponde: “Non parlo degli altri. “Quelle di Umbria ed Emilia Romagna siano vittorie di tutti”. (Il Fatto Quotidiano)
Al Nazareno, dopo la pausa depressiva post Liguria, da lunedì hanno ricominciato a dividersi i potenziali ministeri. (il Giornale)
De Pascale e Proietti "hanno dimostrato la capacità di tenere insieme coalizioni plurali, ampie, sono state vittorie collettive e di squadra, ciascuna forza ha dato il proprio contributo, sia in Emilia Romagna che in Umbria". (Sky Tg24 )
«Il 2024 è stato un lungo anno elettorale e noi siamo soddisfatti perché si sta vedendo che un’alternativa alla destra c’è. Elly Schlein sorride: è reduce da una telefonata con Pedro Sánchez che l’ha chiamata per discutere di come uscire dallo stallo della Commissione Ue e adesso torna a volgere la sua attenzione all’Italia. (Corriere della Sera)
Anche a costo di faticare di più, preferiamo non fare polemiche e lavorare per l’unità. Il braccio destro di Elly Schlein Igor Taruffi, responsabile organizzazione del Nazareno, mette in fila un 2024 di successi per il partito di Schlein. (La Repubblica)