Napoli, cattivi maestri e futuro da costruire: l'editoriale del direttore Napoletano

Morire in una traversa del Rettifilo, a Napoli, alle due di notte a quindici anni. Ucciso da un coetaneo in una guerra tra baby gang che non si capisce nemmeno perché sono in lite. Si immagina che ci sia un antefatto, un prologo, chiamatelo un po' come volete, che ha determinato questa dimostrazione muscolare dagli esiti drammatici. Si immagina che sia successo qualcosa prima, ma non si sa che cosa sia. (ilmattino.it)

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Hanno spiegato di aver buttato gli scooter a terra e di essersi chinati, accovacciati dietro un’autovettura per schivare i proiettili. Eccola la ricostruzione choc offerta giovedì scorso dai primi due indagati per i fatti di giovedì notte. (ilmattino.it)

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Le insegne dei negozi e dei bar che si spengono lanciano il segnale che decreta il coprifuoco: la gente si rintana nelle case, serrano le tapparelle di finestre e balconi, come a volersi sigillare in un limbo domestico protetto e sicuro. (ilmattino.it)

Ucciso in strada a 15 anni, ecco cos’è la guerra dei ragazzini in corso a Napoli

A cura di Nico Falco La vittima, il 15enne Emanuele Tufano (Fanpage.it)

È un lavoro di ricostruzione e di pazienza. Dal giorno dell’omicidio le luci degli uffici della squadra mobile della polizia non si sono mai spente: si lavora giorno e notte, e pur nello stretto riserbo investigativo pare che si stia imboccando una fase cruciale e decisiva. (ilmattino.it)

La chiamano già la guerra dei ragazzini e davvero le prime indagini sull’omicidio di Emanuele Tufano, 15 anni, nato e cresciuto al Rione Sanità, assassinato con un colpo di pistola alle 2 della notte tra mercoledì e giovedì a due passi da corso Umberto, delineano uno scenario da conflitto urbano, con ronde di minorenni che vanno da un quartiere all’altro pronti a uccidere o ad essere uccisi. (La Repubblica)