Morte di Ramy, l'amico: "Dinamica chiara, ci batteremo fino a quando la verità non verrà fuori"
Morte di Ramy, l'amico: "Dinamica chiara, ci batteremo fino a quando la verità non verrà fuori" Morte di Ramy Elgaml, notte di tensione a Milano: roghi in strada, un bus sfasciato e cariche della polizia "È un grande dispiacere sapere che non c'è più. Le dinamiche sono chiare, non ci resta che fare luce sul fatto e batterci fino a quando la verità non verrà fuori". A dirlo è un amico di Ramy Elgaml, il 19enne di origini egiziane morto a Milano nella notte tra sabato e domenica cadendo dal motorino sul quale viaggiava come passeggero - il ragazzo alla guida non si era fermato a un posto di blocco dei carabinieri. (La Stampa)
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La morte di Ramy Elgaml, un ragazzo egiziano di 19 anni, ha scatenato una serie di proteste e scontri nel quartiere Corvetto, portando in primo piano tematiche complesse come la giustizia, l’integrazione e la sicurezza nelle aree urbane delle grandi città. (Nicola Porro)
Continuano le indagini sulla morte di Ramy Elgaml, il diciannovenne egiziano morto alle 4:04 del mattino di domenica notte in seguito a una caduta in scooter avvenuta tra via Ripamonti e via Quaranta. Stando alle ricostruzioni, i due non si erano fermati al blocco dei carabinieri in via Farini, che poi li inseguono con una pattuglia. (MOW)
A partire dalle 22.30 di lunedì 25 novembre, i manifestanti hanno acceso roghi, distrutto un autobus e lanciato bottiglie e petardi contro le forze dell’ordine, che hanno risposto con cariche di alleggerimento e lacrimogeni. (La Gazzetta dello Sport)
Striscioni e murales per Ramy Elgaml sono stati affissi nel quartiere Corvetto, nella periferia di Milano, dopo la morte del 19enne di origine egiziana, avvenuta nella notte tra sabato e domenica, in un incidente stradale in via Ripamonti, dopo essere fuggito in moto all’alt dei carabinieri. (LAPRESSE)
Roghi, atti vandalici, lanci di bottiglie e traffico bloccato. Per i manifestanti, quasi tutti giovani e giovanissimi di seconda generazione che abitano nel… (L'HuffPost)
La notizia è stata rilasciata dal National Post: "Un uomo dell’Ontario sopra i 45 anni, con una storia di malattia mentale, è morto tramite eutanasia dopo che i periti per la morte assistita avevano deciso che la spiegazione più ragionevole per il suo declino fisico fosse una “sindrome da vaccinazione” post Covid. (Il Giornale d'Italia)