Volkswagen, fine di un'epoca: 3 stabilimenti chiusi in Germania e taglio degli stipendi del 10%

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InvestireOggi.it ECONOMIA

Speriamo che i tedeschi si siano goduti l’ideologia green a cui tanto tenevano, perché è già arrivato per loro il momento di pagare il conto alla realtà. Dopo anni di ubriacatura ambientalista propinata dai Verdi, arrivati al governo esattamente tre anni fa, ecco il grande risultato ottenuto: declino manifatturiero, recessione economica e perdita della leadership europea. Il Gruppo Volkswagen ha lasciato trapelare oggi una notizia in sé non inattesa, ma che si rivela forse più indigesta delle previsioni. (InvestireOggi.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La crisi del colosso tedesco, come per altri gruppi, strettamente legata al mancato boom delle auto elettriche, era cominciata con l’annuncio della chiusura di stabilimenti - e, in parallelo, con la ricerca di compratori per quello Audi in Belgio - e con un profit warning sui conti di fine anno. (Torino Cronaca)

Nell’ambito delle iniziative per i 20 anni di attività l’Anacaad organizza per mercoledì 30 ottobre in piazza Borgia 4 a Ozieri (inizio alle 10) il convegno nazionale “Allevare il futuro-Tecniche di riproduzione assistita nel cavallo”. (SARdies.it)

I dirigenti della casa automobilistica tedesca Volkswagen hanno difeso gli importanti piani di riduzione dei costi, ma non hanno commentato direttamente le notizie secondo cui l'azienda avrebbe tagliato decine di migliaia di posti di lavoro. (Secolo d'Italia)

Non una, come nelle prime ipotesi di un mese fa, ma tre. Il costruttore, oltre agli enormi investimenti per il passaggio all'elettrico, è alle prese con il calo delle vendite di auto (-2,6% nel 2024), specie in Cina e con la concorrenza proprio dei marchi cinesi. (La Gazzetta dello Sport)

Bufera in casa Volkswagen. Dopo i rumor arrivano le conferme. La società automobilistica di Wolfsburg prevede licenziamenti e tagli salariali del 10%. Ad annunciarlo i sindacati secondo cui la Volkswagen sta prendendo in considerazione tagli agli stipendi e licenziamenti generalizzati, nonché la chiusura o la riduzione delle dimensioni dei suoi stabilimenti in Germania (Wall Street Italia)

A rischio decine di migliaia di posti di lavoro. Mercoledì 30 ottobre il faccia a faccia tra i rappresentanti dei lavoratori e i dirigenti, per tentare di trovare un accordo (Open)