Var, l’audio degli arbitri in diretta: la svolta parte dalla Coppa Italia

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SPORT

Il calcio italiano compie un passo decisivo verso una maggiore trasparenza, adottando un sistema che, seppur già diffuso in altri sport come il rugby, rappresenta una novità assoluta per il mondo del pallone. A partire dalle semifinali di Coppa Italia – in programma tra il 2 e il 3 aprile con Bologna-Empoli e Inter-Milan – gli arbitri potranno spiegare le proprie decisioni attraverso un messaggio audio trasmesso negli stadi e in televisione, limitatamente alle revisioni sul campo (on-field review) dopo l’intervento del Var. Una scelta che, come sottolineato dal presidente dell’Aia, Alfredo Zappi, mira a ridurre le polemiche e avvicinare il pubblico al processo decisionale, spesso percepito come opaco.

Non si tratta dell’unica novità. Già dal prossimo weekend, in occasione della 30ª giornata di Serie A, i maxischermi degli stadi mostreranno le stesse grafiche utilizzate in televisione durante i controlli del Var, informando gli spettatori in tempo reale sulle fasi di verifica. Un cambiamento che, seppur meno eclatante della diffusione degli audio, segna un’evoluzione nella comunicazione tra arbitri e tifosi, spesso lasciati all’oscuro dei criteri adottati.

La sperimentazione, che coinvolgerà anche la finale di Coppa Italia in programma il 14 maggio all’Olimpico di Roma, potrebbe aprire la strada a un utilizzo più esteso della tecnologia. Restano tuttavia esclusi – almeno per ora – gli scambi tra arbitro e Var durante la revisione delle immagini, una scelta dettata dalla necessità di evitare interferenze o fraintendimenti. L’obiettivo è chiaro: rendere più comprensibile il processo decisionale, senza però trasformarlo in uno spettacolo.

Quello del Var, del resto, è un dibattito che infiamma da anni il calcio italiano, tra errori macroscopici, lunghe attese e proteste sempre più accese. Se la Premier League e altre federazioni hanno già sperimentato forme di comunicazione più aperte, l’Italia ha preferito un approccio graduale, limitandosi inizialmente a migliorare la fruibilità delle informazioni. Ora, con l’introduzione degli audio, si tenta di colmare un gap che molti ritenevano ormai inaccettabile.