La mattina a scuola, il pomeriggio in officina: chi era Emanuele Tufano, il 15enne incensurato ucciso a Napoli

La mattina a scuola, il pomeriggio in officina: chi era Emanuele Tufano, il 15enne incensurato ucciso a Napoli
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Corriere della Sera INTERNO

Davanti alla casa a livello strada ci sono decine di persone. È piazza San Vincenzo, nel cuore del rione Sanità. Proprio davanti all’ingresso dell’abitazione c’è la statua di Genny Cesarano, il 17enne figlio del quartiere che morì da innocente nel corso di una sparatoria tra clan rivali. Fu colpito alle spalle mentre cercava di scappare dai proiettili. Era il 6 settembre del 2015. A distanza di nove anni da quella tragedia, un altro figlio del quartiere è stato assassinato a colpi di pistola. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre fonti

Napoli è sotto choc, l’omicidio del quindicenne ha aperto uno squarcio nella serenità di una città nella quale l’entusiasmo per la crescita turistica e imprenditoriale ha contribuito a occultare la questione della violenza giovanile. (ilmattino.it)

Anche il resto dei negozi ha da poco alzato la saracinesca, dopo la riapertura della strada chiusa più o meno fino all’ora di pranzo. Nel primo pomeriggio, sulla soglia di via Carminiello al Mercato, il solito abusivo vende la “bigiotteria” per i turisti, che di qui passano a centinaia ogni ora. (ilmattino.it)

Quando mancano pochi minuti alla mezzanotte, ancora non si sono conclusi gli interrogatori in Questura per l'omicidio di Emanuele Tufano, il 15enne ucciso con un colpo di pistola nella notte scorsa in via Carminiello al Mercato durante quello che pare essere stata una sparatoria tra gruppi di giovanissimi: in tarda serata diversi giovanissimi napoletani sono davanti ai pm della Procura di Napoli e della Procura dei Minori napoletani, al momento come persone informate dei fatti. (Fanpage.it)

Il rione Sanità e gli amici piangono Emanuele Tufano: drappo nero e fiori: “Epoca violenta e senza futuro”

PUBBLICITÀ (Internapoli)

Portato in Questura, dovrà rispondere di un’accusa gravissima: quella di aver concorso nel delitto di un coetaneo, di aver contribuito ad uccidere il 15enne Emanuele Tufano. Brutta storia a Napoli, ancora scontri tra bande, con due ragazzini di appena 15 anni al centro della cronaca e della scena giudiziaria: da un lato c’è Emanuele Tufano, un ragazzo incensurato, che è stato ucciso da un colpo di pistola alla schiena, mentre era in sella al proprio scooter; dall’altro, un suo coetaneo, parliamo di un ragazzino di 15 anni, sospettato di aver svolto un ruolo nella morte di Tufano. (ilmattino.it)

Un drappo nero all’esterno dell’Istituto Tecnico Statale “Della Porta – Porzio” ed un mazzo di fiori sul luogo dell’agguato. Il giorno dopo l’omicidio del 15enne Emanuele Tufano è il giorno del dolore e delle lacrime tra i suo amici e compagni di classe. (Internapoli)