Paderno Dugnano, la ricostruzione della strage: 10 coltellate al fratellino nel sonno, poi si è accanito su madre e padre

Prima ha ucciso suo fratello Lorenzo, 12 anni, che dormiva nel letto accanto al suo. Lo ha colpito con decine di coltellate. Poi la madre Daniela Albano, 48 anni. Aveva sentito dei rumori dalla camera dei figli, si era alzata per vedere cosa stava succedendo ed è stata colpita all'improvviso. Poi è toccato a papà Fabio Chiarioni, 51 anni, festeggiati proprio la sera dell'omicidio. Sente le urla e si precipita per capire cosa stia succedendo. (ilmattino.it)

Ne parlano anche altri giornali

Coltellate ripetute alla gola, sia al fratellino che alla madre che al padre: “Le eventuali grida delle vittime non avrebbero potuto essere troppo forti” -ha spiegato la procuratrice Sabrina Ditaranto nella conferenza stampa indetta oggi sulla strage in famiglia a Paderno Dugnano (Il Notiziario)

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente. (Virgilio Sapere)

Di Riccardo, questo il nome del diciassettenne, e della sua famiglia hanno parlato gli inquirenti nel corso della conferenza stampa di lunedì 2 settembre, all’indomani della tragedia avvenuta nel Milanese. (Virgilio Notizie)

“Di gesti aberranti come questo è piena la storia: pensiamo alla tragedia greca, a Edipo, a Oreste, a Elettra. Pertanto non collegherei quanto accaduto a un fenomeno legato alle nuove generazioni“. Lo dice a LaPresse la presidente della Società Italiana di Psichiatria (SIP) Liliana Dell’Osso dopo le parole del 17enne di Paderno Dugnano accusato di aver ucciso il fratello di 12 anni, il papà e la mamma. (LAPRESSE)

Inaccessibile. Tutto era ancora sospeso e quella villetta pareva volesse proteggere il mistero di una famiglia che tutti descrivono perfetta. (il Giornale)

La vita del 17enne che ha ucciso a coltellate il fratellino e poi i genitori, proveniente da una famiglia “normale”, come tante, con le giornate scandite tra scuola, amici è sport, è drammaticamente simile a quella dei nostri ragazzi, figli, nipoti, studenti. (Corriere della Sera)