Torino, i (soliti) studenti Pro Pal occupano la sede di Leonardo
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Blitz degli attivisti pro Hamas contro Leonardo: stamattina un gruppo di manifestanti Pro Pal ha “bloccato” la sede di corso Francia della società partecipata dal Ministero della Difesa. A colpi di fumogeni, bandiere e striscioni, gli attivisti - indisturbati - sostengono di aver voluto colpire la società per via delle forniture ai velivoli di addestramento dell’aeronautica israeliana. I manifestanti, della stessa fazione che nei mesi scorsi aveva occupato Palazzo Nuovo, sono saliti sul tetto esponendo la bandiera palestinese e sono entrati in un ampio atrio dello stabilimento della Divisione Velivoli. (Torino Cronaca)
Su altri giornali
«Boicottiamo l’industria della guerra». I collettivi studenteschi pro Palestina dalle 11 di mercoledì 13 novembre – per un paio d’ore – hanno occupato l’ingresso della Leonardo Aeronautica. Una delegazione di circa una ventina di attivisti è entrata nei locali della sede di Torino dell’azienda, sventolando bandiere della Palestina per «denunciarne la complicità con il genocidio in corso a Gaza», spiegano. (Milano Finanza)
«Il genocidio in Palestina è finanziato anche con le armi prodotte in questo paese - hanno detto al megafono - mentre noi perdiamo il lavoro e gli ospedali non hanno i soldi per curarci». Sono circa 1500 i manifestanti che oggi pomeriggio sono partiti da piazza Statuto in direzione piazza Castello rispondendo all’appello lanciato dal coordinamento cittadino «Torino per Gaza». (La Stampa)
Tra i presenti anche attivisti del Movimento 5 Stelle e dei Giovani Democratici. «Siamo oltre cinquemila — hanno esultato gli organizzatori —, ancora una volta Torino sa da che parte stare». (Corriere della Sera)
Poi i locali occupati sono stati liberati dalla … (Il Fatto Quotidiano)
Dopo aver varcato i cancelli hanno ancora intonato i loro slogan e lanciato dei lacrimogeni rossi. Gli squatter che hanno partecipato al blitz sono stati in tutto una trentina. (ilmessaggero.it)
Gli studenti attivisti della ribattezzata intifada studentesca sono entrati nella sede torinese di Leonardo S.p.A., la principale azienda produttrice di materiale bellico italiana, occupando la struttura di corso Francia, nella periferia della città, per «denunciarne la complicità con il genocidio in corso a Gaza perpetrato dallo Stato illegittimo di Israele ai danni del popolo palestinese». (L'INDIPENDENTE)