CsC: si rischia un calo della produzione nel quarto trimestre

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Il Sole 24 ORE ECONOMIA

L’industria italiana «ha continuato a reggere in termini di produzione» anche grazie alla relativa flessione dei prezzi delle materie prime non energetiche e agli interventi del Governo, ma «nel quarto trimestre si rischia un calo: gli indicatori qualitativi sono nel complesso negativi». Lo scrive il Centro studi Confindustria nella nota “Congiuntura Flash”, che vede un «freno agli investimenti» in uno scenario «che aveva già virato in direzione recessiva» fra impatto dell’inflazione record sulle famiglie e i consumi, rialzo dei tassi e, in prospettiva, una «debolezza della domanda estera». (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre fonti

L'industria italiana ha retto grazie al calo dei prezzi del gas e alle misure di sostegno, ma nel quarto trimestre, con i prezzi del metano tornati a salire, si rischia un calo: gli indicatori qualitativi sono nel complesso negativi". (Tiscali Notizie)

Gli ingredienti per un crollo di fine anno ci sono tutti e riguardano la nostra nazione e il più ampio contesto europeo: il caro-energia persiste e i prezzi del gas a novembre stanno risalendo; l'inflazione è da record e si è espansa sui beni di largo consumo, con un carrello della spesa in Italia che ha raggiunto prezzi eccezionali; i tassi di interesse della Bce sono in costante aumento; le imprese rischiano per carenza di liquidità e per debiti sempre più onerosi. (Money.it)

L'industria italiana ha retto grazie al calo dei prezzi del gas e alle misure di sostegno, ma nel quarto trimestre, con i prezzi del metano tornati a salire, si rischia un calo: gli indicatori qualitativi sono nel complesso negativi". (La Sicilia)

Il made in Italy regge bene l'urto della crisi soprattutto grazie agli affari realizzati fuori dal continente europeo. Ma l'aggravarsi dell'inflazione, spinta dal caro energia, e la prospettiva di un nuovo rialzo dei tassi d'interesse rischia di inceppare questa tendenza. (ilmessaggero.it)

Nonostante un terzo trimestre di resistenza, nella parte finale dell'anno l'economia italiana potrebbe risentire dei costi e dell'inflazione. (Quotidiano di Sicilia)

È quanto ha sottolineato il Centro studi di Confindustria (CsC) nella Congiuntura flash di novembre pubblicata ieri. Per questo motivo è necessario riproporre un meccanismo di moratorie che consenta di allungare la durata dei prestiti, facilitando la sopravvivenza delle aziende in un contesto macroeconomico molto difficile. (ilGiornale.it)