Elezioni Usa, cosa sappiamo dopo le prime proiezioni e gli exit poll
WEST PALM BEACH (FLORIDA). Segnali contrastanti giungono da exit poll e prime proiezioni sull'andamento della corsa. Quelli positivi per Trump vengono dalla Georgia dove il tycoon avrebbe guadagnato - citiamo exit poll non ancora dati reali - consensi in tutte le fasce di elettori, maschi, ispanici, neri, donne over 65. Altro elemento favorevole al tycoon è il livello di popolarità dell'Amministrazione Biden, poco più di un terzo degli americani approva l'operato del presidente. (La Stampa)
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Il tycoon è in vantaggio in tutti gli Stati chiave, sintomo di una vittoria schiacciante, con l'ufficialità del suo ritorno alla Casa Bianca che potrebbe arrivare a breve. Dopo le vittorie in Georgia, North Carolina e Pennsylvania, a Trump basta pochissimo per aggiudicarsi i 270 grandi elettori che servono. (Il Giornale d'Italia)
Poche migliaia di voti potrebbero essere determinanti: non si escludono possibili tensioni e colpi di scena. È arrivato l’Election Day negli Stati Uniti: dopo mesi di campagna elettorale, gli statunitensi si stanno recando alle urne nelle ultime ore del 5 novembre per decidere chi siederà alla Casa Bianca tra Kamala Harris e Donald Trump (oltre a quale partito controllerà il Congresso). (Sky Tg24 )
E seppur lo staff di Kamala Harris inviti alla prudenza, il festeggiamento sembra ormai proiettato oltre, perché fra proiezioni e calcoli la strada sembra ormai spianata per il ritorno del tycoon alla Casa Bianca. (L'Unione Sarda.it)
E sfidando il maltempo (in alcuni Stati), i timori di violenze, il clima blindato. Con la Casa Bianca e il Capitol barricati ma anche cecchini, droni, barriere, metal detector, giubbotti e vetri anti proiettili in molti seggi. (Tiscali Notizie)
Di Euronews PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)
Nella notte italiana tra martedì 5 e mercoledì 6 novembre gli Stati Uniti sceglieranno il nuovo Presidente, il quarantasettesimo della storia americana. (Rai Storia)