Ddl Sicurezza, la piazza dice no

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Collettiva.it INTERNO

La piazza romana si è animata oggi con una imponente manifestazione contro il disegno di legge sulla Sicurezza approvato la settimana scorsa dalla Camera, e ora all’esame del Senato. Lo slogan "Se non cambierà, lotta dura sarà" è risuonato più volte tra i manifestanti radunati davanti a Palazzo Madama. La protesta convocata da Cgil e Uil, inizialmente prevista a Largo Vidoni, è stata rapidamente spostata a Piazza Navona per motivi logistici, dato che i manifestanti hanno subito riempito le strade del centro. (Collettiva.it)

Ne parlano anche altri giornali

Levata di scudi Al sit-in promosso da Cgil e Uil davanti al Senato erano presenti anche Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Per tutti il disegno di legge che ha già avuto l'ok della Camera vuole «azzerare la libertà e il diritto delle persone a manifestare il proprio dissenso» (LaC news24)

Lo ha detto il leader del M5s, Giuseppe Conte, alla manifestazione contro il Ddl Sicurezza a Roma. "Le norme del decreto sicurezza ci portano indietro nel tempo, peggiorano addirittura il codice penale Rocco introdotto in epoca fascista". (il Giornale)

Passato in prima lettura alla Camera, il ddl sicurezza arriva in Senato. Ma contro l’introduzione di una legge che reprime il libero dissenso, introduce ben 24 nuovi reati, inasprisce le pene, criminalizza la protesta e si accanisce – con usato cattivismo – su donne incinte e bambini, arrivando finanche a liquidare per soli fini propagandistici un’intera filiera produttiva, si mobilitano le opposizioni, la società civile, i sindacati, le associazioni. (Partito Democratico)

“La Cisl esprime forte preoccupazione per i contenuti del disegno di legge sulla sicurezza, approvato in questi giorni alla Camera e ora all’esame del Senato. Sbagliato e improprio l’inasprimento previsto per i blocchi stradali in occasione di manifestazioni sindacali, che passerebbe da una sanzione pecuniaria alla pena detentiva”. (FIRST CISL)

Sfidando il tempo – parte del presidio si è svolto sotto le arcate di villa Recalcati a causa di un acquazzone potente – centinaia di lavoratori hanno manifestato dalle 16 alle 17 del 25 settembre, ora in cui sono stati ricevuti dal Prefetto che ha raccolto le ragioni della protesta. (varesenews.it)

La protesta davanti alla sede della Prefettura (LAPRESSE)