La stampa estera si sfrena sul Pulcinella, la scultura di Gaetano Pesce a Napoli: "Un fallo di 12 metri"

Video suggerito 3 Alcuni dei titoli della stampa straniera sul Pulcinella di Pesce a Napoli «Call it the artist’s magnum opus» ironizza il New York Post: il tabloid scandalistico statunitense appena ha appreso del Pulcinella che sembra un grosso pene eretto, collocato in centro a Napoli, ci si è fiondato con uno dei suoi titoli soliti: «Giant penis sculpture erected in city square sparks outrage: ‘Disgusting'». (Fanpage.it)

Su altri media

Sì, perché “Tu si ‘na cosa grande”, l’opera di Gaetano Pesce dedicata a Pulcinella, ha fatto il giro di tutto lo Stivale (sui social) per la sua forma fallica che ha scatenato sorrisi, risate e battute divertenti. (Il Fatto Quotidiano)

Il fatto che un’opera d’arte faccia discutere è il significato stesso, vuole determinare ironia, divertimento e quindi “Tu si ‘na cosa grande” è il riferimento al sesso. (Nicola Porro)

La discutibile installazione sistemata in piazza a Napoli che sta suscitando polemiche e dissensi - Fotogramma (Avvenire)

Napoli, Pulcinella si affloscia. Il sindaco: “Giuro, è la prima volta che succede”

«L’opera installata a piazza Municipio è il Pulcinella progettato e voluto da Gaetano Pesce». Già prima della presentazione ufficiale di Tu si ‘na cosa grande, l’ironia dei social network si era infatti immediatamente riversata sull’aspetto un po’ troppo “anatomico” dell’installazione, somigliante più a un colossale pene che al bozzetto realizzato da Pesce, scomparso nell’aprile 2024. (ExibArt)

Il conto per il Pulcinella napoletano di Gaetano Pesce si arricchisce di una nuova voce di spesa: più di 24 mila euro per la serata dell'inaugurazione. Il dettaglio viene fuori da una determinazione dirigenziale firmata il 2 ottobre ma resa nota solo nella giornata di oggi, 14 ottobre. (ilmattino.it)

Napoli – “Giuro è la prima volta che succede”. Non si dà pace il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi dopo l’afflosciamento improvviso dell’ormai celebre pulcinella stilizzato, chiamato da tutti i napoletani semplicemente “o cazz”. (Lercio)