San Benedetto ricorda la Strage di Natale: le testimonianze.
Qui alla stazione ferroviaria di San Benedetto Val di Sambro ricorre oggi il quarantesimo anniversario dell'attentato al treno Rapido 904 della tratta Napoli -... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
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La strage del Rapido 904, il ricordo di Mattarella (Metropolisweb)
La domanda è tra chi fossero quei legami: Pippo Calò non era solo il cassiere della mafia, ma l’uomo di collegamento tra Roma e la Sicilia. È difficile credere che abbia deciso da solo, o meglio con la collaborazione soltanto del suo braccio destro nella Capitale. (Corriere della Sera)
L'ordigno, sistemato nella nona carrozza del convoglio, esplose con una carica radiocomandata mentre percorreva i 18 chilometri della galleria Direttissima, dieci anni dopo la strage dell'Italicus avvenuta nell'agosto '74 (12 morti e 48 feriti). (Tiscali Notizie)
Ricordare è doloroso, ma necessario. Per provare a chiudere le ferite, ma anche per non lasciare che l’oblio sbiadisca il bisogno di verità e giustizia. Da 40 anni San Benedetto Val di Sambro, piccolo centro adagiato sui dolci pendii dell’Appennino bolognese, commemora la strage del Rapido 904. (Avvenire)
"C'è ancora un impegno di verità perché in fondo, benché sia stata identificata la matrice di questo attentato fascista, alla fine tutti i retroscena di quello che è successo non sono stati ancora scoperti". (La Repubblica)
Non una commemorazione qualunque, quella di stamane alla Stazione Centrale di Napoli. Un’esplosione in galleria, le urla, le lamiere, alle 19.08 del 23 dicembre 1984: furono 16 morti e 267 feriti. (anteprima24.it)