Vaccini bluff, l'infermiere confessa «Sono pentito, ho ricevuto pressioni Gli organizzatori sono altri»
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L'indagine coinvolge 19 persone del Maceratese. 13 Gennaio 2022 - Ore 15:22 - caricamento letture. di Federica Serfilippi. «Sono pentito, mi rendo conto dei miei errori.
Vaccini bluff, l’infermiere confessa. «Sono pentito, ho ricevuto pressioni. Gli organizzatori sono altri». MAXI INCHIESTA - Emanuele Luchetti nel corso dell'interrogatorio di garanzia ha detto di essere solo un anello della catena. (Cronache Maceratesi)
Ne parlano anche altri giornali
Per dimostrare la tesi difensiva di essere «solo un anello» di una catena più ampia, l’avvocato Balestra ha spiegato ai giornalisti che «è dimostrato che quando poi un medico» «si è reso fintamente disponibile, gli episodi hanno subito un incremento, in quanto Lucchetti si è sentito appoggiato» (Centropagina)
A dimostrare le finte vaccinazioni ci sono i filmati del servizio di videosorveglianza nei box. Palermo, ‘finti vaccini Covid’: l’infermiera confessa e fa i nomi. L’infermiere, che si trova in carcere ad Ancona, questa mattina affiancato dalla propria legale, avv. (Livesicilia.it)
Stamattina, in carcere ad Ancona, affiancato dalla propria legale, avvocato Marta Balestra, ha deciso di rispondere alle domande del gip Carlo Masini. (Picchio News)
Per ottenere i falsi certificati (al costo di 400 euro ciascuno), ad Ancona arrivavano persone da tutta Italia: indagati anche in Puglia, Emilia Romagna, Abruzzo, Lombardia e Veneto. Ai domiciliari quattro persone ritenute intermediari nel rilascio indebito della certificazione, mentre agli altri 45 indagati sono stati imposti gli obblighi di firma e di dimora nei rispettivi comuni di residenza. (ilsipontino.net)
Sono gli stralci del dialogo avvenuto all’interno dell’hub del Paolinelli tra l’infermiere Emanuele Luchetti e il medico odontoiatra Carlo Miglietta. Vaccini falsi, l'infermiere infedele si difende: «Ho ceduto alle pressioni: sono solo l'anello di una catena, ma me ne pento». (corriereadriatico.it)
“E’ dimostrato – fa sapere ancora la difesa dell’infermiere – che quando un medico, il dott. In seguito, sempre secondo la difesa, ha “avuto un black-out” (Metropolis)