Tim, addio alla rete. Domani la firma con Kkr

Più step per la chiusura definitiva dell’operazione per la nascita di Netco, fissata per il primo luglio Conto alla rovescia per la nascita di Fibercop e per la nuova era di Tim. Il primo luglio, a Milano, davanti al notaio Carlo Marchetti, il gruppo guidato da Pietro Labriola e il fondo americano Kkr firmeranno la nascita della società della Rete. Un “appuntamento storico” – come lo hanno definito gli analisti – che chiude un capitolo di cui si parla da oltre 20 anni. (Primaonline)

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MILANO. L’immagine più evidente (e simbolica) della scissione di Tim che scatta da oggi – da una parte la rete, dall’altra i servizi di telecomunicazione: l’atto sarà siglato questa mattina a Milano presso lo studio del notaio Carlo Marchetti – è lo storico quartier generale di Corso d’Italia, a Roma. (La Stampa)

E si stringe in cerchio anche sulla nomina dei vertici: secondo quanto risulta a CorCom a meno di soprese dell’ultim’ora sarà Luigi Ferraris ad assumere la guida della società nel ruolo di amministratore delegato dopo l’uscita di scena da Ferrovie dello Stato al cui timone è stato appena nominato Stefano Donnarumma. (CorCom)

20mila dipendenti Tim passano a FiberCop. A Trapani il benvenuto a Francesco Silvano, da 36 anni in Telecom

Da oggi 1° luglio oltre 20.000 lavoratori italiani di Tim avranno un nuovo datore di lavoro. Oggi, Lunedì 1 Luglio, nello studio milanese del notaio Carlo Marchetti, si terrà il closing della vendita della rete Tim alla nuova società infrastrutturale Netco. (Tp24)

Il closing dell’operazione di Tim com Kkr annunciato per il 1 luglio dall’Ad Pietro Labriola ha di fatto aperto la nuova era di Tim: ai dipendenti l’amministratore delegato ha detto che “con una struttura finanziaria più solida”, l’azienda “potrà essere protagonista nei nuovi scenari tecnologici e di business”. (CorCom)

In casa Tim la sensazione è di leggerezza. Oggi primo luglio, con la firma a Milano presso lo studio del notaio Carlo Marchetti, la società che era stata il monopolio in Italia si separerà dall’intera rete, ossia la struttura sia primaria sia secondaria, delle linee telefoniche e dei cavi di fibra ottica per la trasmissione dati del nostro Paese. (FIRSTonline)