Tajani: “I nostri militari non si toccano ma non lasceremo il Libano”

ALBA (CUNEO). «La richiesta di spostarsi dal Libano è stata respinta: non è una scelta italiana stare là, è una scelta delle Nazioni Unite. Uno Stato, in questo caso Israele, non può prendere queste decisioni e il ministro Crosetto ha voluto dare un segnale molto chiaro per fermare questa offensiva: bisogna vedere se dal punto di vista giuridico si configuri un crimine di guerra». Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ad Alba (Cuneo), dove è è stato ospite dell'inaugurazione della Fiera internazionale del tartufo bianco (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Due caschi blu di nazionalità cingalese sono rimasti feriti, uno dei due in maniera se… Questa mattina i soldati hanno sparato fuoco d’artiglieria contro una torretta di osservazione della base di Naqura, il quartier generale della missione che è proprio a ridosso della Linea Blu. (la Repubblica)

L'Onu: "La sicurezza dei caschi blu sempre più a rischio". Lo riferisce una fonte delle Nazioni Unite. (AGI - Agenzia Italia)

Questi i temi il centro della discussione all'undicesimo vertice dei Paesi Med9, summit dei Paesi del sud Europa o affacciati sul Mediterraneo, a cui prendono parte anche il re di Giordania, Abdullah II Al-Hussein, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. (Teleborsa)

Italia, Francia, Spagna e Usa a Israele: «Basta con gli attacchi alle basi Unifil in Libano»

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha inviato nuovi messaggi al ministro degli Esteri israeliano Israel Katz e anche al capo dello Stato Isaac Herzog per confermare che per "l'Italia gli attacchi alle basi Unifil in Libano sono totalmente inaccettabili". (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Ecco allora che, al saluto finale, Emmanuel Macron appoggia la mano destra sulla spalla di Giorgia Meloni, dispensa larghi sorrisi e le scocca due baci sulle guance. È una delle immagini simbolo del Med9. (Corriere della Sera)

Basta poco in Medio Oriente perché il conflitto regionale assuma una dimensione ancora più spaventosa. «È inaccettabile e non deve più ripetersi», l'avvertimento lanciato all'unisono dai leader di Italia, Francia e Spagna, e scritto nero su bianco in una dichiarazione congiunta. (L'Unione Sarda.it)