Muore a 26 anni dopo aver assunto la "droga della risata": cos'è l'ossido di diazoto e quali sono i rischi
A cura di Elisabetta Rosso È trasparente, economico e facile da reperire. L'ossido di diazoto, N₂O, è un composto formato da due atomi di azoto e un atomo di ossigeno, è stato scoperto nel Settecento e da allora è stato utilizzato come "droga dello sballo". Negli ultimi anni sempre più adolescenti hanno cominciato ad assumere la sostanza e ora sembra che la morte di un 26enne italiano sia legata all'ossido di diazoto. (Fanpage.it)
Su altre fonti
Cos’è il protossido di azoto o gas esilarante: come funziona la “droga della risata” e i rischi Il protossido di azoto, anche conosciuto come gas esilarante, è utilizzato sia per uso medico che ricreativo: causa euforia e dissociazione dalla realtà, ma con gravi effetti collaterali sul sistema nervoso centrale. (Geopop)
Le indagini dei carabinieri sono in corso. Muore durante i festeggiamenti per il suo 26esimo compleanno: probabilmente, dopo aver utilizzato la cosiddetta “droga della risata”. (La Repubblica)
Il protossido di azoto (N₂O), comunemente noto come "gas esilarante" o "droga della risata", è una sostanza chimica utilizzata principalmente in ambito medico per le sue proprietà analgesiche e anestetiche. (Studenti.it)
È finita in tragedia una festa di compleanno ad Alessano, comune del basso Salento (Puglia), dove ieri sera un giovane di 26 anni, Pierpaolo Morciano, è morto probabilmente dopo aver inalato gas esilarante da un palloncino. (il Giornale)
È morto la sera del suo 26esimo compleanno. A causa, probabilmente, della «droga della risata». È una delle ipotesi al vaglio dei carabinieri per fare luce sulla tragedia avvenuta ad Alessano, nel Capo di Leuca, in Salento: Pierpaolo Morciano stava festeggiando domenica sera in strada, in via della Giudecca, insieme alla comitiva degli amici. (Corriere della Sera)
Il giovane, insieme agli amici, avrebbe inalato il gas direttamente dai palloncini per ottenere un effetto euforico, ma è stato l’unico del gruppo a subire un malore improvviso, la cui causa verrà determinata dall'autopsia (durante la quale, come confermato dalle indagini, saranno effettuati anche test tossicologici). (Vanity Fair Italia)