Francia, niente accordo a sinistra. L’accusa del partito di Mélenchon: “I socialisti bloccano”

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PARIGI – Una settimana dopo il voto, la sinistra francese cerca ancora un accordo unitario per indicare un nome di premier. Il Nuovo Fronte Popolare, arrivato in testa come numero di deputati anche se lontano da una maggioranza assoluta, aveva promesso di trovare un'intesa entro lo scorso weekend ma i negoziati si sono arenati tra divisioni e veti incrociati. Il coordinatore della France Insoumise, Manuel Bompard, accusa ora il partito socialista di «opporre un rifiuto costante e continuo a tutte le proposte sul tavolo». (la Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

Per una volta, per un colpo di dadi, per un azzardo non preventivato, la politica si è ripresa il diritto di sorprenderci. La vittoria della gauche è stata poi analizzata sotto tutti i punti di vista (il fronte anti-Le Pen, la strategia della desistenza, ecc. (Corriere della Sera)

Nel primo Consiglio dei ministri dopo le elezioni legislative è stato stabilito che Attal e i ministri del governo rimarranno in carica per gli affari correnti, probabilmente almeno per il periodo dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, dal 26 luglio all'11 agosto. (Sky Tg24 )

Il richiamo del “respiro di sollievo” è stata una forte tentazione in questi giorni nello schieramento di sinistra (l’indicatore più evidente sono state le scene di festa nelle piazze di Francia nella serata di domenica 7 luglio, quando si definiva la proporzione e i numeri degli eletti). (doppiozero)

Insegnamenti da trarre dalle cose di Francia

È vero che l'idea di un'alleanza delle sinistre non ha portato fortuna in passato ai suoi fautori, e culminò nella pesante sconfitta del 1948. E lascia intravedere una possibile replica da noi. (Italia Oggi)

È semplice: al di là degli equilibri politici europei il voto francese ha dimostrato la parte debole, la ferita dell’Europa, laddove possono innestarsi batteri che finiranno per cancellarne non solo la nostra tradizione e cultura, ma anche l’esistenza stessa come tale. (la VOCE del TRENTINO)

Possiamo imparare qualcosa, in Italia e in Europa, dagli eventi francesi di questi giorni, come abbiamo fatto nel 1789 e nel 1871 e nel 1936, e gestirlo da sinistra, prima che la destra ne faccia uno spauracchio e cerchi di usarlo per consolidare il proprio potere con qualche santa alleanza del trono sovrano e dell’altare occidentale? Primo insegnamento (DinamoPress)