Iran al bivio: “Pronti a rispondere”. Ma monta lo scontro tra falchi e colombe

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QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

– L’Iran è un brutale regime dai piedi d’argilla pur se dalla retorica roboante. Buono solo nella repressione del crescente dissenso interno, ma dalle capacità militari ormai scarse. E così, dopo l’uccisione di Nasrallah la strada intrapresa degli ayatollah è oggi quella della condanna a parole. Truci, ma nulla più. “Tutti – ha minacciato ieri il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi – dovrebbero essere consapevoli del fatto che la situazione è assolutamente esplosiva e che tutto è possibile, anche la guerra. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altre testate

Tra i video dei festeggiamenti che girano sui social, questo è il più condiviso perché c’è tutto: la felicità per l’uccisione del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, le leggi della dittatura infrante, giovani donne e uomini contro il regime. (Corriere della Sera)

Con la decapitazione della sua catena di comando e i sistemi di comunicazione paralizzati, il Partito Dio è in difficoltà. Il movimento sciita libanese Hezbollah, nell'arco di pochi mesi, ha visto l'uccisione per mano di Israele del suo leader Hassan Nasrallah dopo 32 anni di indiscusso controllo e di Fuad Shukr, uno dei comandanti più influenti del gruppo. (Today.it)

Ogni volta che Israele mette a segno l'eliminazione di uno degli uomini forti di quello che in Iran chiamano "asse della resistenza", dall'uccisione del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, avvenuta in modo clamoroso proprio in un palazzo di Teheran, ai recenti attacchi con l'esplosivo nascosto nei walkie-talkie e nei cercapersone usati dai miliziani di Hazebollah, fino all'uccisione del leader dell'organizzazione sciita libanese Hassan Nasrallah, i leader iraniani promettono una feroce ritorsione, ripetono che lo Stato ebraico pagherà duramente. (ilmessaggero.it)

Iran, issata una bandiera nera per la morte di Nasrallah 29 settembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

BEIRUT — Spiazzato dalla campagna di guerra contro gli alleati regionali, che adesso si allarga anche allo Yemen, l’Iran si trova di fronte a un dilemma strategico: rispondere direttamente a Israele per preservare la capacità di deterrenza rischiando però un conflitto regionale o scegliere la via diplomatica, negoziando una risposta su scala minore, delegata ai suoi proxies, per non mettere a rep… (la Repubblica)

I vertici iraniani stanno infatti valutando con cura le prossime mosse, desiderosi tra l'altro di non alienarsi con qualche passo azzardato le simpatie di un alleato come la Russia, che oggi ha condannato quello che ha definito «un altro assassinio politico commesso da Israele». (ilmessaggero.it)