Ecco come l'Italia sta cercando di ottenere quasi 900 milioni di euro da Zuckerberg: se funziona, gli altri social network saranno i prossimi!
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La battaglia fiscale con i giganti digitali La Procura di Milano ha appena lanciato una grande offensiva contro Meta, la società madre di Facebook, Instagram e WhatsApp. La posta in gioco è colossale: 877 milioni di euro di IVA non versata nel periodo 2015-2021. L’azione legale riguarda in particolare Meta Platforms Ireland Ltd, la filiale irlandese del gruppo, e rappresenta un importo storico, ben superiore ai 100 milioni di euro già versati da Facebook nel 2018 a seguito di una prima indagine fiscale. (ComplianceJournal.it)
Ne parlano anche altre fonti
Un raro allineamento di pianeti sul cielo di Unione europea e Italia potrebbe costringere a una storica resa il gruppo americano Meta - Facebook, Instagram, Threads e Whatsapp - sulla questione centrale per la vita di qualsiasi social network: il valore dei dati. (Today.it)
Secondo l’accusa, il gruppo Meta – che gestisce piattaforme come Facebook, Instagram e WhatsApp – avrebbe omesso di dichiarare al fisco italiano un imponibile di circa 4 miliardi di euro per il periodo 2015-2021, evitando così il pagamento di IVA per quasi 887 milioni di euro. (Economy Magazine)
La procura di Milano ha chiesto al gruppo di Mark Zuckerberg 877 milioni di euro per IVA non versata sui dati degli utenti italiani dal 2015 al 2021. Una richiesta che, per la prima volta, riconosce un valore economico concreto alle informazioni personali degli oltre 40 milioni di italiani presenti sulle piattaforme del gruppo. (MilanoToday.it)
Ultim'ora news 9 dicembre ore 17 (Milano Finanza)
Chiuse le indagini su due rappresentanti legali di Meta Platforms Ireland limited per una presunta evasione fiscale da 887 milioni di euro relativa al periodo tra il 2015 e il 2021. La società controlla Facebook, Instagram e Whatsapp (WIRED Italia)
La Procura di Milano ha chiuso una inchiesta che per la prima volta in Italia affronta il tema del peso finanziario e fiscale dei dati degli utenti sui social network. Dalle indagini è scaturita un’ipotesi nei confronti di due manager di Meta, con al centro delle accuse l’omessa dichiarazione e il mancato pagamento tra il 2015 e il 2021 dell’Iva per un totale di oltre 877 milioni di euro. (CorCom)