Georgia, a Tbilisi esplode la rabbia davanti al Parlamento
A Tbilisi, in Georgia, è esplosa la rabbia dei dimostranti filoeuropei davanti al Parlamento mentre in aula i membri neoeletti si insediavano per la prima volta dopo le contestatissime elezioni del 26 ottobre. Lunedì 25 novembre i partiti dell’opposizione e la presidente della Repubblica Salomé Zourabichvili hanno boicottato la cerimonia di insediamento e migliaia di dimostranti si sono radunati all’esterno, accusando il partito al governo di aver truccato il voto sotto l’influenza russa. (B-Lab Live!)
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Oggi abbiamo deciso di non mettere all’ordine del giorno la questione dell’apertura dei negoziati fino al 2028. Rifiuteremo anche tutte le sovvenzioni di bilancio dell’Unione Europea fino al 2028. La nazione georgiana è orgogliosa e orgogliosa, con un ricco storia Pertanto è categoricamente inaccettabile che la Georgia consideri l’integrazione nell’UE come un atto di beneficenza. (recensione militare)
Sogno Georgiano, ovvero il partito politico che fondato dall’oligarca Bidzina Ivanishvili detiene la maggioranza dei seggi del parlamento di Tbilisi (90 su 150), ha indicato come candidato alla presidenza del Paese l’ex calciatore Mikheil Kavelashvili. (Lettera43)
La candidatura di Mikheil Kavelashvili, 53 anni, è stata annunciata mercoledì da Sogno georgiano, uscito vittorioso il 26 ottobre da elezioni non riconosciute dall’attuale cap… (la Repubblica)
La decisione di Tbilisi è frutto, ha detto Kobakhidze, di “ricatti e manipolazioni” da parte di alcuni politici del blocco, seguite alle proteste e al boicottaggio del Parlamento da parte dell’opposizione. (Il Fatto Quotidiano)
È questa la motivazione con cui il primo ministro Irakli Kobakhidze ha annunciato la frenata che si protrarrà almeno fino alla fine del 2028. «Ricatti e manipolazioni» impediscono di proseguire i colloqui per la candidatura della Georgia a Stato membro dell’Unione europea. (Corriere della Sera)
Il primo ministro della Georgia Irakli Kobakhidze ha annunciato di voler sospendere il processo di adesione del Paese all'Ue fino alla fine del 2028. La decisione di Irakli Kobakhidze arriva dopo la condanna internazionale per le modalità di svolgimento delle elezioni parlamentari, considerate né libere né regolari. (Euronews Italiano)