La Bce taglia ancora i tassi d’interesse di 25 punti base, cosa significa per chi ha un mutuo

È la terza volta da giugno: la Banca centrale europea ha tagliato i tassi d’interesse, che scenderanno di 25 punti base. Così, il tasso sui depositi cala al 3,25%. Si conferma che i tassi sono in lenta discesa, dopo i rialzi degli ultimi due anni: a beneficiarne sarà soprattutto chi ha un mutuo a tasso variabile. (Fanpage.it)

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Una decisione largamente attese, specie dopo il dato dell'inflazione, rivisto ulteriormente al ribasso all'1,7%. "La decisione di ridurre il tasso sui depositi presso la banca centrale, tasso mediante il quale il Consiglio direttivo orienta la politica monetaria - conferma l'Euotower - scaturisce dalla valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria". (Teleborsa)

Non è ciò che una maggioranza del Consiglio direttivo della stessa Bce sembrava pensare appena cinque settimane fa, dopo la seconda riduzione. Non è un esplicito cambio di opinione, ma qualcosa che gli assomiglia. (Corriere della Sera)

Il taglio dei tassi d'interesse da parte della Bce, comunicato oggi poco prima delle 15, farà risparmiare 18 euro al mese, che corrisponde a 216 euro l'anno. «Un'ottima notizia per chi ha un mutuo a tasso variabile o per chi sta per acquistare casa, oltre che per le finanze pubbliche, grazie all'abbassamento degli oneri sul debito pubblico», dichiara Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori, in una nota. (ilgazzettino.it)

Bce, terzo taglio: tasso su depositi al 3,25%. Cosa cambia adesso

Le famiglie indebitate in Italia sono 6,8 milioni, pari a circa il 25% del totale: di queste, 3 milioni e mezzo hanno un mutuo per l’acquisto di una casa. Nel corso del 2022 e del 2023, i tassi di interesse sui prestiti sono assai aumentati con il costo del denaro progressivamente arrivato al 4,5% per poi ripiegare al 3,25%. (LAPRESSE)

Un allentamento delle politiche restrittive che segue quello già decretato a settembre, e adesso (in realtà con effetto dal 23 ottobre, ndr) il tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale scende al 3,25 per cento, il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali passa al 3,40 per cento, e il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale scende a quota 3,65 per cento. (EuNews)

Quello comunicato dopo la riunione nei pressi di Lubiana è il terzo taglio da giugno, nonchè il meno scontato. Il tasso sui depositi scende al 3,25%, il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali al 3,40% e quello sui prestiti marginali al 3,65%. (il Giornale)