Vasco Rossi presenta il libro Vivere/Living: il rocker incoronato poeta al teatro di Modena

«Vasco è poeta, lui è un poeta. Non vuole definirsi tale, ma per me lo è». L’incoronazione a poeta per il rocker di Zocca arriva non da un “tizio” qualunque, ma nientemeno che da Paul Vangelisti, poeta americano della beat generation, critico letterario e stimato traduttore, che a conclusione della presentazione del libro “Vivere/Living” ha sentenziato la sua opinione, seguito da fragorosi applausi. (La Nuova Ferrara)

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Ricordo che da ragazzo, avevo 11 anni, io arrivavo da Zocca a Modena in pullman e scendevo proprio qui, davanti allo Storchi. "Che bello tornare in questo teatro – ha confidato Vasco –. (il Resto del Carlino)

, nel decennale dell’evento degli eventi, il più grande raduno rock a pagamento della storia con oltre 225mila spettatori. (il Resto del Carlino)

Tutti i proventi vanno a Don Ciotti (le spese sono a carico dell'editore, la donazione è netta). Teatro Storchi di Modena. (il Giornale)

Vasco Rossi: “Finire una canzone è una specie di miracolo. Non sono un poeta, do solo musica alle parole”

Modena é una squadra che ha un ottimo cambiopalla, grazie al palleggiatore che hanno: Lucio (De Cecco n.d.r.) lo conosciamo bene, è chiaro che non dipende solo da lui, ma dipende anche dalla ricezione, dall’attacco e da una serie di fattori. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

MODENA. «Le mie canzoni sono sempre state provocazioni artistiche, perché la provocazione è quella che tiene sveglie le coscienze, anzi l'unico modo per tenerle sveglie. Provocare artisticamente è sempre stata la mia natura». (Gazzetta di Modena)

Non c’è trucco non c’è inganno dentro il mondo di Vasco Rossi, è sua anche la copertina di quest’opera intitolata “Vivere-Living”, che riproduce il foglietto raccogliticcio sul quale in un giorno lontano erano appena nati i primi versi di una delle sue canzoni più amate: sono scarabocchi d’autore «Vivere è un po’ come perder tempo» e il celeberrimo «oggi voglio stare spento». (La Stampa)