Il pianto di Angela dopo soli 46 secondi è l'immagine pura dei Giochi sporchi
Il pianto di Angela Carini, un pianto lungo, accorato, senza veli davanti ai giornalisti resterà l'immagine più pura ed onesta di questa strana, e poco chiara, storia di boxe. Angela in 46 secondi ha stracciato il sogno che insegue da anni, undici anni di pugni, 108 match, una ventina perduti, dunque pugile con esperienza. Eppure è rimasta incenerita davanti a Imane Khelif, algerina ben piazzata ed eroina in patria, a leggere i comunicati del comitato olimpico del Paese. (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altri media
Ci voleva una leggenda dello sport come Martina Navratilova, la più grande tennista della storia, omosessuale dichiarata e membro della comunità Lgbt, per lanciare la rivolta contro il Comitato Olimpico Internazionale dopo la vicenda del match perso per abbandono da Angela Carini, nella boxe, contro l'atleta algerino Khelif, alle (Secolo d'Italia)