Non assumere su tutti i posti vacanti è un errore strategico, in questo modo si rischia in futuro di non trovare più insegnanti
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Io prevedo che il lavoro degli insegnanti in Italia e non solo sarà sempre più precario e sarà svolto non per l’intera vita lavorativa. E’ tra quei tipi di lavoro che subira’ molti cambiamenti nel corso del prossimo decennio e perderà molte delle tutele contrattuali che oggi lo caratterizzano. I lavoratori che faranno i docenti per 30/40 anni saranno solo ricordo del passato. Anche perché il mercato richiederà lavoratori flessibili e il lavoro fisso dalla Laurea alla pensione non esisterà più. (Tecnica della Scuola)
Su altri media
Cattedre scoperte a scuola Si avvicina l'inizio dell'anno scolastico ma torna, come ogni anno, il problema delle cattedre scoperte, sarebbero almeno 19mila. Il punto con Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione Nazionale Presidi. (rtl.it)
Il docente e scrittore, Enrico Galiano ha pubblicato un post su Facebook in cui denuncia la crisi della scuola e la mancanza di insegnanti. Secondo Galiano, ci sono 62.560 cattedre scoperte in Italia, ma solo 45.000 assunzioni previste, il che significa che un terzo delle cattedre resterà vuoto. (Orizzonte Scuola)
– La situazione dei docenti precari in Italia continua a essere critica, con numerose assegnazioni provvisorie e utilizzazioni che lasciano molti insegnanti senza incarico. Martina, una docente supplente su ADSS con sei anni di esperienza, ha deciso di farsi portavoce di questa problematica, inviando una comunicazione alla redazione di OggiScuola. (Oggi Scuola)
Sono una docente precaria, specializzata sul sostegno per la scuola primaria e per quella secondaria di secondo grado, inserita nelle GPS I fascia della provincia di Catania. (Tecnica della Scuola)
Perché la scuola, come in fondo la giustizia e persino la sanità non solo zoppicano, ma spesso fanno danni. O meglio sopravvivono con soluzioni tampone, concorsi che si accavallano ad altri e generano scompiglio tra chi li affronta e soprattutto con promesse che non si riescono a mantenere. (Torino Cronaca)
Vorremmo che il sistema scuola cambiasse, adesso come appunto da anni perché la formazione e l’istruzione, insieme alla sanità, sono la colonna vertebrale dello sviluppo di un grande Paese, civile e moderno. (LA NAZIONE)