Alla fine le pensioni minime cresceranno meno di due euro al mese

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Pagella Politica ECONOMIA

A oltre un mese dalla presentazione del disegno di legge di Bilancio per il 2025, adesso è possibile dire con certezza quanto aumenteranno le pensioni minime il prossimo anno. Il 15 novembre, infatti, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze che ha fissato allo 0,8 per cento la percentuale della cosiddetta “perequazione” delle pensioni nel 2025. (Pagella Politica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Ed ecco che la lente di ingrandimento si sposta sul primo rateo del nuovo anno, perché pure la pensione di gennaio ha importi superiori a quelle precedenti. Ormai è finita l’attesa per il rateo di pensione di dicembre, quello che per i pensionati rappresenta il mese di incasso di diverse somme aggiuntive sulla pensione. (Pensioni e Fisco)

Dopo gli aumenti record del 2024, anno in cui si era registrato un adeguamento del 5,4%, l’indice di rivalutazione per il prossimo anno è stato fissato allo 0,8%, un valore che riflette le attuali condizioni economiche e l’andamento dell’inflazione. (Wall Street Italia)

Rivalutazione delle pensioni 2025: “Con la firma del Ministro Giorgetti del Decreto adeguamento pensioni 2025 (inflazione 0,8%), i pensionati possono cominciare a capire quanto avranno di rivalutazione: non molto. (Uil Pensionati)

È quello che emerge dal decreto del Mef sulla Perequazione automatica delle pensioni con decorrenza dal 1° gennaio 2025, pubblicato in Gazzetta ufficiale la settimana scorsa. L’anno prossimo le pensioni minime non saliranno nemmeno dei miseri 3 euro al mese ipotizzati al momento della presentazione del ddl di Bilancio. (Il Fatto Quotidiano)

La ragione dietro a questo aumento così basso è la riduzione drastica dell'inflazione. Chi riceve il trattamento garantito avrà un bonus pari soltanto a 1,80 euro al mese netti. (QuiFinanza)

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