Mai più Auschwitz

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INTERNO

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di ritorno da Auschwitz, ha ricordato al Quirinale cos’è stata la Shoah e quali responsabilità vi ebbe il fascismo italiano. Durante la celebrazione del Giorno della Memoria, Mattarella ha sottolineato l'importanza di ripetere ovunque il grido dei sopravvissuti: "Mai più". Davanti alle più alte cariche dello Stato, tra cui la premier Giorgia Meloni e i presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, il presidente ha ribadito l'impegno comune a non permettere che simili atrocità si ripresentino, impedendo che l'odio, il terrore, l'inimicizia e la prepotenza prevalgano nuovamente.

Liliana Segre, presente alla cerimonia, ha raccontato la sua storia, con passaggi toccanti, come quando decise di non raccogliere la pistola del suo carceriere, comprendendo in quell'attimo l'enorme differenza che c'era tra lei e lui. Mattarella ha ricordato che Auschwitz è la conseguenza diretta delle leggi razziste emanate anche in Italia dal regime fascista e della furia antiebraica nazista, di cui il fascismo e la Repubblica di Salò furono complici e collaboratori fino alla "soluzione finale". Auschwitz rappresenta l’abisso più profondo e oscuro mai toccato nella storia dell’umanità.

Il presidente ha inoltre sottolineato che la Costituzione italiana è nata per cancellare i principi, le azioni e le parole d’ordine del dominio nazifascista, di cui il sanguinoso conflitto mondiale e i campi di sterminio furono gli esiti crudeli e inevitabili. Al posto della discriminazione e della persecuzione, la Costituzione promuove l’eguaglianza e la giustizia; in luogo dell’oppressione, la libertà; invece dell’indottrinamento e della propaganda che manipola la realtà sino alla menzogna, il confronto e il pluralismo.

In questo contesto, la celebrazione del Giorno della Memoria al Quirinale assume un significato ancora più profondo, ricordando non solo le vittime della Shoah, ma anche l'importanza di mantenere viva la memoria storica per evitare che simili tragedie possano ripetersi.