Zucchero da Londra: Non firmerei protocollo contro testi violenti

Londra, 1 apr. – Irriverente e trascinante, Zucchero non ha peli sulla lingua e oltre a coinvolgere il pubblico con la sua musica racconta la realtà con genuina spontaneità. Da Londra dove è partito il 30 marzo dalla Royal Albert Hall con l’Overdose D’Amore World Wild Tour, racconta il suo rapporto con la musica che è la sua vita. Negli anni è sempre stato irriverente e goliardico ma mai violento e alla domanda sul protocollo proposto dal sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi contro i testi violenti in musica, replica: “Non credo che Francesco Guccini, Fabrizio De André o Francesco De Gregori lo sottoscriverebbero e non la firmerei neanche io. (Agenzia askanews)

Ne parlano anche altre testate

Lo ha detto il bluesman che sabato ha debuttato alla Royal Albert Hall con il nuovo tour mondiale. “Ma non andrei neppure da Netanyahu o da Trump” (ReggioSera.it)

Era il 1990 quando Zucchero calcava il palco della Royal Albert Hall di Londra per aprire i concerti di Eric Clapton. Da allora Fornaciari ha girato il mondo con la sua musica, esibendosi in cinque continenti ma la capitale britannica continua ad avere un sapore speciale. (Funweek)

«La Russia era un posto dove andavo volentieri e ricordo ancora con nostalgia e piacere il mio concerto davanti al Cremlino nel 1990. LONDRA. (La Stampa)

Zucchero ha tenuto il palco per due ore e quaranta minuti, sorretto splendidamente dalla sua band, 11 elementi a cui si aggiunge verso la fine il coro gospel L J Singers e, su «Senza una donna», anche Jack Savoretti. (ilmattino.it)

Mala tempora currunt, dicevano i romani duemila anni fa. A guardarsi intorno, la situazione non sembra tanto diversa. "Viviamo tempi bui, anzi è proprio notte fonda", concorda Zucchero, che però sembra aver trovato la sua soluzione. (la Repubblica)

Nel tour internazionale di Zucchero 5 concerti in Italia, annunciati come eventi speciali ciascuni diverso dall’altro. (Adnkronos) – Il bluesman all’Adnkronos: “La ribellione che passava dal rock ora la fanno i rapper e i trapper”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)