Sanità, proclamato uno sciopero per giovedì 31 ottobre
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Sanità, è stato proclamato uno sciopero per l’intera giornata di giovedì (31 ottobre) indetto dai sindacati Usb Pubblico Impiego, Cib Unicobas con l’adesione di Fisi e indirizzato ai dipendenti del pubblico impiego del comparto e della dirigenza. L’Azienda Usl Toscana nord ovest si scusa anticipatamente con i propri utenti per eventuali disagi nell’erogazione dei servizi sanitari (esami, ambulatori) e amministrativi (prenotazione esami, accettazione) anche affidati a ditte esterne che si dovessero manifestare a livello sia territoriale che ospedaliero. (LuccaInDiretta)
Su altre fonti
Incroceranno le braccia le lavoratrici e i lavoratori della scuola, dell’università, degli enti di ricerca, delle accademie, dei conservatori e delle scuole non statali con contratto Aninsei. A proclamarlo è la Flc Cgil che preannuncia “manifestazioni, presìdi e flash mob in 40 città italiane”, mentre “a Roma la manifestazione si terrà davanti al Ministero dell’Istruzione e del Merito a partire dalle 10. (Corriere Romagna)
Il 31 ottobre la scuola sciopera insieme a tutto il Pubblico Impiego contro un rinnovo contrattuale privo di risorse economiche, e per ottenere assunzioni, migliori condizioni di lavoro e maggiori tutele per i lavoratori (approfondisci le motivazioni qui: https://scuola. (USB)
Lo sciopero potrebbe comportare alcune variazioni nel normale svolgimento delle attività e dei servizi al pubblico, in relazione all’adesione o meno dei dipendenti. (gonews)
Sciopero generale del 31 ottobre 2024, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato l’avviso inerente lo sciopero generale indetto per la giornata di giovedì 31 ottobre da diverse sigle sindacali. (Scuolainforma)
Per giovedì 31 ottobre 2024 è stato indetto un nuovo sciopero della scuola: l'avviso del ministero dell'Istruzione e le motivazioni dei sindacati Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. (Virgilio Sapere)
Come previsto dalla normativa vigente, saranno comunque garantiti tutti i servizi minimi essenziali previsti per il settore della sanità e, per quanto riguarda le attività connesse all’assistenza diretta ai degenti, sarà data priorità alle emergenze e alla cura dei malati più gravi e non dimissibili. (LA NAZIONE)