Sinner, hai fatto sparire tutti. Dove sono quelli che ti criticavano?

Game, set, Sinner . Jannik non ha vinto lo Us Open , lo ha dominato. Ha perso un set, contro Medvedev , e ha distrutto Taylor Fritz in finale , soffocandone ogni spiraglio di fiducia, facendogli sentire in modo schiacciante la sua superiorità. Se l’Australian Open era stata la vittoria di chi voleva diventare il numero uno, a distanza di nove mesi, nei quali il primo posto del ranking lo ha effettivamente raggiunto, Sinner ha vinto da numero uno, ovvero il più forte, il più solido, il più imbattibile, come si è reso conto Fritz, andando a sbattere contro un muro. (Tuttosport)

Se ne è parlato anche su altri media

Vinse il croato, e qualcuno pensò che quello poteva essere in qualche modo l’inizio della fine del dominio di quelli che erano i tre cannibali (più uno) del tennis. Dieci anni fa a New York successe una cosa inaspettata: Marin Cilic e Key Nishikori si affrontarono in finale. (il Giornale)

AI VERTICI – Una Serie A, due Coppe Italia e tre Supercoppe Italiane. È il palmarès di Simone Inzaghi da allenatore dell’Inter, che (per quanto riguarda la sua esperienza in panchina) va arricchito con un’altra coppa e altre due Supercoppe ottenute alla Lazio. (Inter-News)

Doverosi innanzitutto i ringraziamenti vari: “Sono state due settimane straordinarie, devo congratularmi con Jannik e il suo team per quello che stanno combinando. (OA Sport)

L’azzurro si impone in 3 set, conquista il secondo titolo dello Slam in una stagione stellare Continua dopo la pubblicità... paliodelciuccio CAMPAGNA-ANTINCENDIO-2024_6x3mt-4_page-0001 futura JonicaClima Calura MCDONALDAPP InnovusTelemia E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A CompagniaDellaBellezza00 (Telemia)

Jannik Sinner ha fatto la storia del tennis italiano, diventando il primo azzurro a conquistare la finale maschile degli Us Open. Il numero uno al mondo, che già si era imposto agli Australian Open, ha dominato ancora una volta, questa volta contro l'americano Taylor Fritz (QuiFinanza)

Le braccia al cielo, l’abbraccio con il team, il bacio alla fidanzata Anna Kalinskaya, la dedica alla zia malata. Un esultanza contenuta, quasi trattenuta, un sorriso coperto da un velo di stanchezza. L’orgoglio di aver raggiunto un traguardo unico, quasi impensabile. (TennisItaliano.it)