Contagi e decessi confermano la zona rossa. Oggi 1.804 positivi e 31 vittime

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LeccePrima INTERNO

I pazienti ricoverati nei reparti dedicati sono ad oggi 2.230 (il 3,8 per cento), dieci in meno rispetto a ieri.

I contagi corrono nelle province di Bari, Foggia e Taranto, ma anche in provincia di Lecce si innalza l’asticella dei positivi con i 213 casi registrati oggi nel bollettino.

Sono stati registrati altri 31 decessi (ieri erano stati 48) e di questi 15 sono quelli registrati in provincia di Bari, sei in provincia di Brindisi, quattro in provincia di Foggia e sei in provincia di Taranto. (LeccePrima)

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Gruppi tecnici delle Regioni italiane sono al lavoro per gestire le future riaperture delle attività. Attraverso il lavoro di questo gruppo interregionale sarà possibile individuare modalità organizzative e regole, dando vita anche a specifici protocolli per riaprire al pubblico le grandi occasioni di spettacolo (VeronaSera)

Contagi alle stelle e "una ritrosia" nello screening. Numeri che non fanno sorridere, nonostante l’intero sistema abbia retto con la ripresa a pieno regime delle attività. (Il Resto del Carlino)

Di questi la maggior parte sono guariti o comunque negativizzati (66.501, +90 da ieri pomeriggio), mentre i veronesi che attualmente sono positivi sono 6.075 (+136 da ieri pomeriggio). Con i 226 tamponi positivi processati dalle 17 di ieri alle 8 di oggi, il conto dei contagiati totali è salito a 75.062. (VeronaSera)

Dopo alcuni casi di positività in una scuola di Qualiano, il sindaco Raffaele de Leonardis emette una nuova ordinanza per contrastare il fenomeno dei pulmini abusivi: “A seguito della riscontrata positività di due alunni della scuola S. Per questo motivo in via urgente e straordinaria, ho chiesto al comandante della Municipale di di predisporre un apposito servizio di controllo fuori ai plessi scolastici, per controllare tale uso di accompagnare bimbi non congiunti da parte di persone automunite e l'eventuale fenomeno dei pulmini abusivi. (NapoliToday)

Costretti a casa, in stand by forzato, sempre più persone hanno dedicato tempo e attenzione all’ambiente circostante. Ci sono poi le aziende che lavorano a nero e chi svuota cantine che smaltiscono abusivamente i resti di cantiere nei campi” (Il Friuli)

Lo ha perso il naso a causa di un carcinoma molti anni fa, quindi l'apporto di ossigeno era molto difficile. Dopo essere sopravvissuta a una prima infezione da Sars-Cov-2, Carmen ha nuovamente contratto il virus che l'ha costretta a trascorrere 21 giorni nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Tunja. (Video - La Stampa)