Russia. Misure simmetriche: banditi i giornalisti italiani

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Di Enrico Oliari – Le sanzioni adottate dall’occidente nei confronti della Russia continuano a rappresentare un boomerang per le imprese europee, anche italiane, e l’utilizzo dei beni congelati russi per finanziare la guerra in Ucraina, annunciato anche ieri dal Pesc Josep Borrell, non fa presagire nulla di buono a causa delle fisiologiche contromisure che si prospettano all’orizzonte. Già a farne le spese sono state importanti aziende italiane, si veda il caso Unicredit, ma oggi il ministero degli Esteri russo ha comunicato il blocco dell’accesso a 81 siti di informazione europei, tra i quali Rai, La7, La Repubblica e La Stampa (Notizie Geopolitiche)

Su altri giornali

Lo hanno detto la autorità di Mosca all'ambasciatrice americana convocata al ministero degli Esteri. La Russia giudica gli Stati Uniti responsabili con l'Ucraina per il raid sulla Crimea compiuto con missili americani Atacms, che ha causato morti e feriti sulla spiaggia di Sebastopoli. (la Repubblica)

In no… (la Repubblica)

Per la Russia non ci sono dubbi: dietro al bombardamento missilistico che ha ucciso quattro persone su una spiaggia in Crimea, tra cui due bambini, ci sono gli Stati Uniti, i quali dovranno pagarne «le conseguenze». (La Stampa)

La Russia blocca 81 media europei per ritorsione. Anche 4 siti italiani

Questa situazione attuale di “guerra dell’informazione” riflette la crescente tensione tra Russia e Unione Europea, con entrambi i blocchi che adottano misure restrittive contro i rispettivi media e il futuro della libera informazione che rimane incerto in questo clima di continua escalation. (lentepubblica.it)

La Russia ha deciso di bloccare l'accesso, sul suo territorio, ai siti di diversi media europei, tra cui gli italiani Rai, La7, La Repubblica e La Stampa. Si tratta della risposta del Cremlino al blocco di alcune testate russe da parte della Unione europea. (Il Sole 24 ORE)

Bloccati siti di media europei Il ministero degli Esteri russo ha spiegato che sono stati bloccati i siti dei maggiori Paesi europei, tra cui i tedeschi Der Spiegel, Die Zeit e Frankfurter Allgemeine Zeitung, gli spagnoli El Mundo, El Pais, l'agenzia Efe, i francesi Le Monde, La Croix e Agence France-Presse, Politico. (QUOTIDIANO NAZIONALE)