Arbitri da commedia e l'X-Factor della Juve

Il calcio è bello perché è vario, formula comoda per mettere la palla in calcio d'angolo. Il football degli arbitri più che vario è avariato ed ha cambiato questo sport meraviglioso. Fischiano rigori inesistenti però inventati da chi ha scritto le regole non per proteggere il gioco ma per rendere celebri e protagonisti, per l'appunto, gli arbitri. Cartellini rossi e calci di rigore al gusto di chi fischia e/o di chi è ai monitor di Lissone, la commedia continua. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri media

“Il calcio è bello perché è vario, formula comoda per mettere la palla in calcio d’angolo. Il football degli arbitri più che vario è avariato ed ha cambiato questo sport meraviglioso. Fischiano rigori inesistenti però inventati da chi ha scritto le regole non per proteggere il gioco ma per rendere celebri e protagonisti, per l’appunto, gli arbitri”. (IlNapolista)

Un Percorso di Successi Nato a Madrid il 7 novembre 1990, De Gea ha iniziato la sua carriera nelle giovanili dell’Atlético Madrid, dove ha debuttato in prima squadra nel 2009. (Europa Calcio)

Per esempio si prende un 4,5 in pagella Livio Marinelli, arbitro del contestato lunch match tra Juventus e Cagliari: nel commento del quotidiano viene evidenziato come si perda tutti i momenti chiave del match. (TUTTO mercato WEB)

Da Juventus-Cagliari ai rigori del Franchi, domenica nera per gli arbitri di Serie A

Secondo quanto riporta Opta, il Milan è, insieme all'Atalanta, la squadra che finora ha ricevuto più rigori a favore in questo campionato di Serie A. Prima dei due contro la Fiorentina (sbagliati entrambi), ai rossoneri erano stati concessi due tiri dagli undici metri anche nella gara casalinga contro il Venezia (trasformati da Pulisic e Abraham). (Milan News)

Ma se tu metti il grande fratello in campo peggiori tutto, perché questo è finzione e non verità. Servirebbe invece che tutti avessero gli stessi obiettivi, che sono quelli di rendere più agevole il lavoro difficilissimo dell’arbitro e migliorare la cultura sportiva di un paese. (la Repubblica)

Le statistiche non hanno bandiere e non tifano per nessuno, quindi possono aiutare a capire cosa sta succedendo in questo primo scorcio di campionato 2024/25. Una volta che si dirada il polverone di polemiche sulle decisioni arbitrali dell’ultima giornata di Serie A, l’unico modo per provare a fare chiarezza è affidarsi ai dati. (Il Fatto Quotidiano)