Salvini dopo la telefonata con J.D. Vance: “Dazi? Riusciremo a risolvere il problema parlando direttamente con gli Usa”

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Il Fatto Quotidiano INTERNO

A Napoli l’espressione ‘mettersi ‘a coppa’ indica chi millanta una posizione di superiorità. Ed è proprio in terra partenopea che il vicepremier Matteo Salvini sembra quasi volersi ‘mettere ‘a coppa’ rispetto al rapporto privilegiato della presidente Giorgia Meloni con la Casa Bianca quando, a proposito dei dazi made in USA, che spaventano il mercato italiano ed europeo, il leader della Lega lancia la sua auto-candidatura ad eroe della Patria. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

Matteo Salvini risponde ai cronisti a Napoli parlando della telefonata avvenuta venerdì 21 marzo con il vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance, e - altro che guerra commerciale - ipotizza una grande missione di business per le imprese italiane in USA nel settore dei trasporti. (il Dolomiti)

Salvini annuncia a Napoli la chiamata con il vice di Donald Trump: «Con Vance — ha detto il vicepremier — si parla di tregua, di pace, di dialogo con Zelensky e Putin… Invece in Europa si parla di spendere 800 miliardi di euro per armamenti. (Corriere Roma)

Poi è legittimo se un ministro vuole parlare con esponenti di amministrazioni di vari Paesi. Il resto sono iniziative legittime personali. (Il Giornale d'Italia)

Roma, 22 mar. Sono queste le posizioni ufficiali del governo”. (Agenzia askanews)

«Ieri ho parlato al telefono con il vicepresidente americano Vance e ho letto alcuni giornali che parlano di guerra con Meloni» sui contatti con gli Stati Uniti, ma «siamo su scherzi parte, non è giornalismo». (La Stampa)

"Salvini ha tutto il diritto di parlare con JD Vance. Anzi, è un'arma in più per il governo se Matteo dialoga con l'amministrazione Usa". Lo spiega a Repubblica Claudio Durigon, vice-segretario nazionale della Lega e sottosegretario al Lavoro nell'esecutivo Meloni. (L'HuffPost)