Fratelli d'Italia contro la Cassazione: "Uccisa per stress da Covid? Siamo esterrefatti e senza parole"

Fratelli d'Italia contro la Cassazione: Uccisa per stress da Covid? Siamo esterrefatti e senza parole
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
Altri dettagli:
Liberoquotidiano.it INTERNO

Un ergastolo annullato perché Antonio De Pace era "angosciato dal Covid". Un caso giudiziario che diventa, giocoforza, politico. "Applicazione di attenuanti, riconoscimenti di stati 'provvisori' di confusione personale e mentale: le cause di giustificazione per gli autori di brutali delitti di omicidio fioriscono nei pronunciamenti dei giudici italiani". Cosi' il deputato di Fratelli d'Italia, Alessandro Urzì, commenta il rinvio alla Corte d'Assise d'Appello del caso dell'infermiere che il 31 marzo del 2020 strangolo' la sua ragazza, di 27 anni, nella loro abitazione di Furci Siculo, nel Messinese. (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altre testate

La decisione della Cassazione sta già suscitando aspre polemiche, anche se l'annullamento con rinvio della condanna all'ergastolo per un femminicidio è limitato alla richiesta di valutazione delle attenuanti generiche. (Tiscali Notizie)

"I giudici di merito non avrebbero verificato se la specificità del contesto, il periodo Covid e la difficoltà di porvi rimedio costituiscano fattori incidenti sulla misura della responsabilità penale". (Tiscali Notizie)

Secondo i togati dopo aver ripercorso tutta la vicenda, "deve stimarsi che i giudici di merito non abbiano compiutamente verificato se, data la specificità del contesto, possa, ed in quale misura, ascriversi all'imputato di non avere 'efficacemente tentato di contrastare' lo stato di angoscia del quale era preda e, parallelamente, se la fonte del disagio, evidentemente rappresentata dal sopraggiungere dell'emergenza pandemica; con tutto ciò che essa ha determinato sulla vita di ciascuno e, quindi, anche dei protagonisti della vicenda, e, ancor più, la contingente difficoltà di porvi rimedio costituiscano fattori incidenti sulla misura della responsabilità penale". (Today.it)

Lo stress da Covid? Un’attenuante che potrebbe annullare l'ergastolo di De Pace per il femminicidio di

Sul femminicidio di Lorena Quaranta, la studentessa di Medicina strangolata dal fidanzato in una villetta di Furci Siculo il 31 marzo 2020, i giudici della Corte d’Assise di Reggio Calabria avrebbero dovuto verificare se "la specificità del contesto possa, e in quale misura, ascriversi all'imputato per non avere efficacemente tentato di contrastare lo stato di angoscia del quale era preda o se la fonte del disagio, evidentemente rappresentata dal sopraggiungere dell'emergenza pandemica, con tutto ciò che essa ha determinato sulla vita di ciascuno e, quindi, anche dei protagonisti della vicenda, e, ancor più, la contingente difficoltà di porvi rimedio, costituiscano fattori incidenti sulla misura della responsabilità penale". (LaVoce)

La Cassazione ha annullato con rinvio la condanna all’ergastolo per Antonio De Pace, l’infermiere calabrese reo confesso del femminicidio della fidanzata Lorena Quaranta, studentessa di medicina originaria dell’Agrigentino. (Il Fatto Quotidiano)

C’è da rimanere sconcertati, nel leggere e rileggere le motivazioni della sentenza con la quale la Corte di Cassazione ha annullato, in parte – la parte relativa alle attenuanti, che in questo caso non è un dettaglio ma un punto cruciale dell’intera vicenda giudiziaria –, la condanna dell’infermiere Antonio De Pace, il giovane calabrese che ha ucciso la notte del 31 marzo 2020, a Furci Siculo, la studentessa di Favara, Lorena Quaranta . (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)