Trump spara forte sui dazi a Canada e Messico, poi negozia: non sono indolori neanche per gli Usa (di L. Santucci)

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L'HuffPost ESTERI

“Forse sì, forse no”. Sui dazi da imporre a Messico e Canada, Donald Trump ha un dubbio sul petrolio. Ma non è l'unico. Per esentare il greggio, il presidente americano ha presentato alla stampa le sue condizioni: “Dipende da quanto costa. Se il prezzo è adeguato, se ci trattano correttamente. Cosa che non fanno”. Difficile tuttavia che il greggio … (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altri media

Domani, 1 febbraio, scatteranno dazi del 25% su Canada e Messico e del 10% sulla Cina. (il Giornale)

Trump ha ribadito l'intenzione di imporre già da questo sabato, dazi del 25% sui vicini Canada e Messico, a meno che questi ultimi non facciano un giro di vite sui migranti illegali e sul flusso letale di fentanyl (AGI - Agenzia Italia)

"Canada e Messico hanno consentito un'invasione illegale di migranti e di fentanyl", ha dichiarato la portavoce Karoline Leavitt, sostenendo che il fentanyl sia anche la causa delle sanzioni contro Pechino (Sky Tg24 )

Lo ha dichiarato la Casa Bianca. Il premier canadese Trudeau: "Pronti a reagire" (LAPRESSE)

Lo ha confermato Karoline Leavitt, portavoce della Casa Bianca, durante la conferenza stampa quotidiana. Per difendere questa mossa la portavoce ha affermato che Messico e Canada vengono puniti per i migranti che non fermano, e la Cina «a causa del fentanyl che producono e che consentono di entrare negli Usa». (il manifesto)

Un rincaro non uguale per tutti: + 25 per cento per i “vicini di casa” canadesi, un 10 per cento per gli altri due. Messico, Canada e Cina. (L'Unione Sarda.it)