Emergenza Idrica in Sicilia: Sit-In per Richiedere Incontro con le Istituzioni
Mercoledì 6 novembre 2024, dalle 9:00 fino al pomeriggio, si terrà un sit-in davanti a Palazzo d’Orléans, sede della Presidenza della Regione Siciliana, organizzato dai movimenti per l’acqua delle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna. I manifestanti chiedono un incontro urgente con il Presidente Renato Schifani, l’Assessore Roberto Di Mauro e il Responsabile della Protezione Civile, Salvo Cocina, per affrontare la grave emergenza idrica che colpisce la Sicilia. (AgrigentoOggi.it)
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Questo è quello che ha voluto fare Davide Faraone deputato nazionale di Italia Viva e braccio destro di Renzi nell’Isola. L’Ancipa chiuderà i battenti prima del tempo previsto per i Comuni che hanno trovato fonti di approvvigionamento altre rispetto al solo collegamento con la diga che oramai è quasi a secco lo ha annunciato il senatore Faraone durante l’incontro con i residenti di contrada Niscima ai quali non arriva dal 10 giugno da 141 giorni i rubinetti a secco. (Giornale di Sicilia)
“Tutti noi abbiamo da tempo affrontato il costo di avere in casa un impianto apposito, come le pompe di risalita o il controllo elettronico del livello dell’acqua nel serbatoio. C’è chi riceve l'acqua ogni 24 ore. (WIRED Italia)
Secondo l’ultimo bollettino dell’Autorità regionale di bacino, al 21 ottobre, le dighe contengono poco più di 171 milioni di metri cubi d’acqua, con un calo del 4,5% rispetto a settembre. Le recenti piogge autunnali non sono riuscite a colmare il deficit idrico accumulato durante l’anno nelle dighe siciliane. (BlogSicilia.it)
Dopo i danni causati dagli eventi alluvionali registrati il 19 ottobre scorso in Sicilia si sperava che le prime, vere forti piogge d’autunno avessero quantomeno risistemato il deficit idrico delle dighe siciliane, e invece: l’ammanco accumulato nell’anno dell’emergenza siccità non solo non inverte la marcia, ma prosegue imperterrito segnando un ulteriore calo del 4,5% rispetto a settembre. (Giornale di Sicilia)
La diga immersa nel parco dei Nebrodi, al confine tra le province di Messina ed Enna, è ormai ridotta a pozzanghera. Il prosciugamento dell’Ancipa in timelapse. (La Repubblica)
“L’invaso Ancipa è sicuramente ben al di sotto degli 800 mila metri cubi e ci sono pesci e detriti di fondo che utilizzano parte di questo volume, che va sottratto, quindi ne abbiamo solo per un paio di settimane”. (Vivi Enna)